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lunedì 29 settembre 2008

Colite, Morbo di Crohn: rimedi naturali

Con malattia infiammatoria intestinale si intende l’infiammazione che coinvolge l’intestino ne suoi diversi segmenti dando luogo a differenti manifestazioni cliniche. Sono racchiusi in questa classe di patologie la colite ulcerosa e il morbo di Crohn. Per entrambe vi è associazione ad un aumentato rischio di incidenza del carcinoma delcolon, inoltre ci sono componenti eziologiche cioè di causa, e epidemiologiche relative a sesso, razza, età e distribuzione geografica simili tra esse.

Eziologia

Vengono qui indicate le categorie di soggetti e le cause che sono valide per entrambe le malattie incluse nella categoria della malattia infiammatoria intestinale.

L’incidenza è maggiore per queste categorie:

-Donne

-Caucasici ed ebrei rispetto a neri ed orientali

Ipotesi teorizzate di cause:

-Predisposizione genetica (più di un componente familiare ha nel 15-40% dei casi morbo di Crohn o colite ulcerosa)

-Agenti infettivi (Rotavirus, Ebstein-Barr virus, Cytomegalovirus, Chlamydia, Yersinia enterocolitica)

-Sistema immunitario alterato (meccanismo umorale, deficit immunologici, reazioni cellulo-mediate, ma più probabilmente sono effetti della malattia)

-Dieta

-Vari fattori tra cui psicosomatici, relativi a stress, vascolari, e traumatici

Considerazioni terapeutiche

Qui sono fornite delle indicazioni che sono valide per entrambe le malattie incluse nella categoria della malattia infiammatoria intestinale.

Metabolismo degli acidi grassi

Nei pazienti con malattia infiammatoria intestinale si riscontrano alti livelli di prostaglandine nelle feci, nel colon e nel siero, in particolare sono elevati i livelli di leucotrieni e dei prodotti dell’enzima lipossigenasi. Questi prodotti dei neutrofili, un particolare tipo di globuli bianchi, sono coinvolti nel processo infiammatorio amplificandolo e agiscono sulla muscolatura liscia contraendola. Per limitare la produzione di questi prodotti sono usati farmaci come sulfasalazina o corticosteroidi, oppure il flavonoide naturale quercetina, contenuto in alte dosi nel ribes, in particolare in quello nero, mirtillo, uvaspina e melograno, come dieta si dovrebbe limitare il consumo di carne ed aumentare le fonti di acidi grassi omega-3 a catena lunga (EPA e DHA) di cui è ricco il pesce azzurro come salmone, aringa, e lo sgombro. In particolare l’olio di pesce si è dimostrato utile a prevenire o ritardare le recidive della malattia infiammatoria intestinale, ed è utile anche l’olio di lino che contiene acido alfa-linoleico che viene convertito in EPA da un apposito pool enzimatico del nostro corpo.

Endotossinemia

Questa è un problema che accompagna le due malattie ed è una delle cause di alcuni sintomi extraintestinali legati ad esse. Un rimedio che apporta miglioramento è rappresentato dalle irrigazioni intestinali o da irrigazioni del colon, ma quest’ultime devono essere evitate nei casi di attacco acuto infiammatorio.

Manifestazioni extraintestinali

Il malfunzionamento intestinale che porta ad un sovraccarico di tossine da smaltire da parte dell’intestino ma anche del fegato, porta a molte manifestazioni relative a tessuti extraintestinali. Tra queste la più comune è l’artrite presente nel 25% dei pazienti, in particolare quella periferica che coinvolge ginocchia, caviglie e polsi, e meno frequentemente la spina dorsale, con sintomi collegati di dolore lombare e rigidità, poi si hanno manifestazioni cutanee nel 15% dei pazienti, come eritema nodoso, ipoderma gangrenoso, aftosi ulcerativa, e stomatite aftosa nel 10% dei pazienti. Poi si hanno dei gravi problemi epatici come cirrosi, epatite cronica in fase attiva, colangite sclerosante presenti in circa il 5% dei pazienti, probabilmente per il problema della endotossinemia, è consigliato in tale caso utilizzare piante ad azione epatoprotettrice come la liquirizia, il cardo mariano, la catechina, contenuta ad esempio nel tè verde e la curcumina. Poi si possono manifestare lesioni extraintestinali come tromboflebiti, problematiche oculari come irite ed episclerite, nefrolitiasi e colelitiasi (conosciute più comunemente come renella, precursore dei calcoli renali e biliari rispettivamente), ed infine ritardo di crescita e maturazione nei bambini.

Malnutrizione

La malnutrizione che accompagna la malattia infiammatoria intestinale ha molta influenza sulla morbilità, ovvero la probabilità di essere ospedalizzati per un periodo di tempo superiore ad un dato numeri di giorni, generalmente 40, e anche di mortalità nei casi più gravi.

Cause di malnutrizione

Riduzione di assunzione di cibo, è causata da sintomi come dolore, nausea, anoressia, diarrea, indotti dalla malattia, o da una dieta restrittiva senza integrazione di supplementi.

Malassorbimento, causato dalla riduzione della superficie di assorbimento dovuta all’interessamento dell’intestino, preposto a tale scopo o di un resezione chirurgica, ad un deficit di sali biliari, che può essere dovuto a resezione iliaca, ad una crescita batterica, o a farmaci come corticosteroidi, sulfasalazina e colestiramina. In particolare il malassorbimento più comune è quello dei lipidi, che porta alla perdita di calorie e di vitamine e minerali liposolubili.

Aumentata secrezione e perdita di nutrienti, dovuti alla natura infiammatoria della malattia, ai danni alla mucosa intestinale, che causa una perdita di proteine maggiore della sintesi epatica e di quelle assunte mediante la dieta, e alla diarrea che porta alla perdita di elettroliti e minerali. I pazienti con steatorrea cronica invece mostrano carenze di calcio e magnesio, e le perdite croniche di sangue portano invece a carenze di ferro e quindi all’anemia. La richiesta proteica aumenta particolarmente nei pazienti con una infiammazione acuta intestinale, dal momento che le proteine costituiscono gran parte delle cellule del sistema immunitario che devono rispondere a questi attacchi per risanare i tessuti, nel dettaglio pazienti con malattia infiammatoria intestinale mostrano una richiesta proteica superiore del 25% rispetto alle dosi raccomandate. Un segno del catabolismo proteico, cioè dei processi attuati per ottenere da sostanze più complesse proteine per via endogena, ovvero accumulate nel nostro corpo, è riscontrabile con altri valori della velocità di sedimentazione eritrocitaria (VES).

Dieta

I pazienti con la malattia infiammatoria intestinale necessitano di integrazioni vitaminiche con dosaggi ben 5 volte superiori alla dose raccomandata giornaliera (RDA). Infatti la malnutrizione può rendere ancora più gravoso il malassorbimento con conseguente ulteriore impoverimento dei nutrienti, aggravando la struttura e il funzionamento intestinale.

La dieta a base di elementi è un’alternativa efficace non tossica rispetto ai corticosteroidi, ed utilizza integrazioni di proteine predigerite o amminoacidi in forma libera in aggiunta a tutti gli elementi essenziali, riesce a dare miglioramenti probabilmente per un beneficio immunologico, ma è sgradevole ed iperosmolare e per questo porta spesso alla diarrea ed è richiesta l’ospedalizzazione per ripristinare il normale stato alimentare. La dieta consigliata è quella di eliminazione che impone l’eliminazione di cibi allergenici, generalmente grano e latticini, per determinarli con precisione occorre fare il test di laboratorio ELISA che misura le reazioni mediate dalle immunoglobuline IgG e IgE, e cibi contenenti carragerina. In base ai risultati ottenuti occorrerà evitare i cibi che hanno dato reazione di tali immunoglobuline o assumere una dieta di rotazione. Inoltre la dieta deve essere ricca di carboidrati complessi e fibra, povera di zuccheri e carboidrati raffinati perchè aumentano la fermentazione dell'intestino facilitando la crescita irregolare dei batteri nota come disbiosi. Sono utili i CLISTERI DI SCFA (short-chain fatty acid) ovvero acidi grassi a catena breve contenenti BUTIRRATO alla concentrazione di 80-100 mmol/l, che in uno studio osservante un trattamento di 8 settimane, ha dato nel 47 % dei pazienti remissione completa di colite ulcerosa. E’ poi suggerita un’integrazione con minerali e vitamine Talvolta i pazienti avvertono sintomi da infezione poi rivelatasi essere cistite in concomitanza di attacchi di colite, questo molto più frequentemente per le donne.

Approccio terapeutico

Integratori alimentari consigliati


-Multiviamine e minerali personalizzando il programma per ogni paziente
-Magnesio (citrato, aspartato): 200 mg/die
-Zinco picolinato: 50 mg/die
-Vitamina A: 50 000 UI/die
-Olio di pesce: 3 g/die
-Vitamina E (D-alfa-tocoferolo): 400-800 UI/die
-Vitamina C (acido ascorbico): 1000-3000 mg/die

Questi nutrienti sono utili oltre al ripristino dei loro dosaggi, alla normalizzazione del processo infiammatorio e a facilitare la guarigione della mucosa intestinale. In particolare la vitamina C ed E servono come antiossidanti rispettivamente della fase acquosa e di quella lipidica e sono utili per ripristinare le normali difese delle mucose con un’ azione antiossidante, la vitamina E è utile anche per la sua azione inibitrice dei leucotrieni. La vitamina C è molto utile anche per i pazienti che presentano fistole e in chi assuma una dieta povera di fibre. La vitamina A è utile per ripristinare la funzione di barriera della parete intestinale ed è particolarmente indicata per i pazienti afflitti da morbo di Crohn, ad essa deve essere associato zinco che ne riequilibria le alterazioni del metabolismo. Bassi livelli di zinco nei capelli, malassorbimento dello stesso e alterazioni del gusto accompagnano spesso la malattia di Crohn, il deficit di zinco in particolare si presenta in media nel 45% dei pazienti afflitti da tale morbo. Sono ricorrenti in questi pazienti anche deficit di magnesio a causa del malassorbimento e dell’azione catartica, talvolta sono richieste iniezioni endovena per chi non risponda a somministrazioni per via orale. I sintomi collegati a deficit di magnesio sono debolezza, ipotensione, anoressia, confusione, iperirritabilità, convulsioni, tetano, alterazioni dell’elettrocardiogramma (ECG) e dell’elettroencefalogramma (EEG). La somministrazione parenterale riesce a migliorare questa sintomatologia. Deficit di ferro sono legati alla problematica emorragica intestinale cronica, conviene integrare la vitamina C per promuovere l’assorbimento del ferro assunto con la dieta, dal momento che il ferro può promuovere l’infezione intestinale. Nella malattia infiammatoria intestinale vi è un aumentato rischio di ipocalcemia in quanto si ha una ridotta superficie intestinale di assorbimento, un deficit di vitamina D, la steatorrea e quando siano utilizzati farmaci corticosteroidi. Deficit di potassio e di altri elettroliti sono legati alla diarrea tipica, l’integrazione porta anche ad un minor rischio di complicanze chirurgiche. Carenze di vitamina D sono comuni ai pazienti con morbo di Crohn, sono collegati a ipocalcemia e quindi ad un maggiore rischio di contrarre malattie del metabolismo delle ossa come osteoporosi e osteomalacia. Si hanno anche deficit di vitamina K, relativi alla formazione di protrombina anormale. Il deficit di acido folico invece aggrava il malassorbimento variando la mucosa intestinale a livello di struttura cellulare, ed è aggravato dall’assunzione di sulfasalazina. Un deficit di vitamina B12 è invece collegato al coinvolgimento della malattia all’ileo distale e/o alla sua asportazione. Possiamo concludere ricordando l’importanza di massaggi dell’addome dal quadrante destro in basso verso quello destro alto fino a quello sinistro basso in modo circolare, e da aiutare la peristalsi intestinale dal colon ascendente, a quello traverso fino al discendente, aiutandosi magari con rimedi naturali come olio di mandorle o burro di karitè per rendere il gesto più piacevole e al tempo stesso la pelle più morbida ed elastica e nutrita.


Rimedi fitoterapici

Quercetina: 400 mg 20 muniti prima dei pasti

La quercetina è un flavonoide naturale che agisce a livello enzimatico relativamente a processi di secrezione, contrazione della muscolatura liscia e di movimento associati alla risposta infiammatoria come il rilascio di istamina e di altri mediatori infiammatori, inibendo la degranulazione di mastocellule, basofili, e neutrofili probabilmente grazie alla sua forte azione antiossidante, inibitrice della formazione di leucotrieni , dei radicali liberi, dell’enzima ialuronidasi e riduttrice della secrezione degli enzimi neutrofili lisosomiali coresponsabili del processo infiammatorio. Questo rimedio può essere utile anche quando si hanno associati alla malattia altre problematiche quali psoriasi, asma, gotta, dermatite atopica e cancro, che sono accomunati da alti livelli di leucotrieni.

COLITE ULCEROSA


Questa malattia si presenta con una risposta infiammatoria aspecifica, che coinvolge la mucosa e la sottomucosa intestinale.

Sintesi di diagnosi

Diarrea accompagnata da sangue, crampi relativi all’addome inferiore
Addome con media pastosità alla palpazione

Febbre e perdita di peso

Irritazione peritoneale, ulcere, emorroidi, fistole o ascessi riscontrabili dall’esame rettale e confermata da Rx e endoscopia del sigma (sigmoidoscopia)


Eziologia (cause)

Oltre a quello che è stato detto per l’eziologia della malattia infiammatoria intestinale, che racchiude questa malattia, può essere aggiunto che esistono studi da cui non risulta esserci correlazione con un alto consumo di carboidrati raffinati, mentre una causa probabile è una dieta con cibi allergenici.

Considerazioni terapeutiche

Difetti di mucina

Grazie a questa sostanza la mucosa intestinale ha caratteristiche viscose ed elastiche, nei pazienti afflitti da colite ulcerosa sono riscontrabili alterazioni della composizione della mucina e del so contenuto nella mucosa. In particolare è riscontrabile un deficit di sulfomucina ritenuto essere il principale fattore di rischio del cancro al colon, e tale deficit è una costante del paziente con colite ulcerosa, anche nei periodi di remissione, inoltre è raccomandato utilizzare sostanze emollienti che leniscono l’irritazione della mucosa promovendone la secrezione.

Microflora intestinale

Nella complessa costituzione della flora batterica intestinale umana, che comprende oltre 400 specie microbiche differenti, nei pazienti colpiti da colite ulcerosa si può osservare un alto numero di Gram-positivi anaerobi coccoidi e bastoncelliforme e Bacterioides vulgatus, bastoncelliforme Gram-negativo. Queste alterazioni contribuiscono alla malattia e gli specifici componenti batterici cellulari sono ritenuti responsabili della promozione di un’attività linfotossica nei confronti delle cellule epiteliali del colon.

Carragerina

Questa sostanza è utilizzata nell’industria alimentare per stabilizzare prodotti come latte, e suoi derivati come formaggio, gelati e, cioccolato al latte. Studi su animali hanno evidenziato un collegamento tra la somministrazione di carragerina e lesioni intestinali tipiche della colite ulcerosa, sull’uomo, nei soggetti sani non è stato riscontrato un risultato analogo, ma il batterio già citato Bacterioides vulgatus, presente nelle feci dei malati di colite ulcerosa ad una concentrazione 5 volte superiore rispetto ai soggetti sani, facilita i danni indotti da tale sostanza, quindi è meglio evitarla nei pazienti afflitti da colite ulcerosa.


MORBO DI CROHN


Questa malattia è accompagnata da una reazione infiammatoria granulomatosa coinvolgente l’intero spessore della parete intestinale anche se in realtà non sempre sono presenti i granulomi. In passato si era attribuito all’ileo l’unica parte di intestino coinvolta mentre poi si è visto che possono essere coinvolti anche altri organi come l’esofago, lo stomaco, e altre porzioni dell’intestino come il digiuno, e il colon (in tal caso si parla di malattia di Crohn del colon o colite granulomatosa).

Sintesi di diagnosi

-Diarrea a intermittenza, lieve febbre, dolore del quadrante destro inferiore addominale

-Anoressia, flatulenza, perdita di peso e malessere

-Addome pastoso alla palpazione

-Anormalità dell’ileo terminale riscontrabile da accertamenti radiografici

-Eziologia

In particolare gli antibiotici, se somministrati a dosi subletali, inducono i normali batteri costituenti la flora intestinale a produrre tossine trasformandoli così in agenti invasivi, rendendoli nocivi per il nostro organismo. Prima degli anni cinquanta la malattia di Crohn era relativa a zone con predisposizione genetica, mentre a partire dagli anni in cui sono stati disponibili gli antibiotici in forma orale, si è assistito a coinvolgimenti di zone senza precedenti casi, questo lascia presupporre le cure antibiotiche siano una delle cause di tale malattia, viste anche le scoperte di alterazioni nocive indotte sulla flora intestinale. Il morbo di Crohn è associato anche ad una dieta ricca di zucchero raffinato, grassi totali, animali, latte, omega-6 e povera di frutta, verdura cruda, fibre, omega-3 e ad un consumo elevato di corn flakes, che sono ricchi di zucchero e derivati dal mais che è un comune allergene. Un altro fattore importante sono appunto i cibi allergenici.

Considerazioni terapeutiche

Il morbo di Crohn non è molto conosciuto come decorso naturale, essendo spesso accompagnato, nel trattamento, da farmaci o interventi, tuttavia uno studio che ha preso in considerazione pazienti sottoposti a placebo ha evidenziato come molti pazienti vadano in remissione spontaneamente specialmente se non sottoposti a terapia steirodea, e questo indica che l’arma vincente è ottenere la remissione, con una terapia non farmacologia conservativa.

Permeabilità intestinale

La permeabilità intestinale è un difetto che accompagna i pazienti colpiti da morbo di Crohn e i loro parenti, è aumentata con l’assunzione di acido acetilsalicilico ed è un fattore predisponente per la malattia stessa perché ad un malassorbimento intestinale è associato un aumento dell’incidenza di allergia alimentare e di assorbimento delle tossine intestinali.

Dieta


Per la far tornare la flora batterica intestinale ad uno stato di corretto equilibrio, nella malattia di Crohn è ottimale una dieta ricca di fibre evitando la crusca di grano, essendo questo uno dei più frequenti cibi allergenici, una dieta di più facile adottare una dieta a rotazione che preveda anche fibre. Le più frequenti carenze nutrizionali dei pazienti riguardano lo zinco, i folati, la vitamina D e
la albumina, sono poi evidenti carenze di vitamina K, E, e di rame e niacina.


Nel libro “Disintossicarsi in 7 giorni” del trio Peter Bennet, agopuntore, medico omeopata e naturopata specializzato in disintossicazione ortomolecolare e disfunzioni immunitarie, Direttore medico del HELIOS HEALTH SYSTEM a Victoria nella Columbia britannica, Stephen Barrie medico Naturopata laureato alla Bastyr University di Seattle, Sara Faye giornalista che scrive di medicina e salute da 25 anni, che lavorando con i due dottori ha scoperto i meriti del loro programma di disintossicazione -- Ed. Tecniche Nuove, sono consigliate diverse terapie di disintossicazione.


Bibliografia

Michael T Murray, Joseph E. Pizzorno – “Trattato di Medicina Naturale” - Volume 1 e 2 – Red Edizioni
Autori Vari -- "Disintossicarsi in 7 giorni" -- Ed. Tecniche nuove

61 commenti:

  1. L'attivazione della fase acuta può essere innescata dal ciclo mestruale ?

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  2. Si teoricamente credo ci possa essere un legame, durante il ciclo mestruale il fisico tende ad indebolirsi visto che vi sono perdite di sangue e le energie vengono disperse, a seguito di questo l'organismo perde certamente vigore e anche il sistema immunitario e i meccanismi antinfiammatori sono meno efficaci, e quindi i fenomeni infiammatori, compresi quelli intestinali, possono essere contrastati in maniera peggiore

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  3. Quando sono tranquilla mi sento bene,ma appena c'è qualche problema sul lavoro,coi figli o pensieri negativi,ecco che si ripresenta. Dolori addominali, coliche, nausea, vomito e perdite di sangue dal retto con diarrea.Ormai sono malata da 20 anni e spero che non si sia deteriorata la malattia convertendosi in qualcosa di molto grave , sono giovane ho 44 anni e vorrei trovare una cura, ho provato di tutto mesalazina, cortisone, ma ora come prendo queste medicine sto male da morire. C'è una cura naturale?

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    1. Da quello che mi dici hai somatizzato l'ansia a livello gastrointestinale, hai verosimilmente un'infiammazione intestinale con colite spastica, il tuo medico che dice?

      Si esistono rimedi naturali per migliorare la tua situazione e anche risolverla, però occorre valutare con altri dettagli, se mi scrive in privato posso darle delle indicazioni

      michelrevolution@gmail.com

      saluti

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    2. Ciao... Io ho iniziato infliximab e sono quasi guarita. E' un farmaco biologico nuovo.

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    3. se hai risolto mi fa piacere per te. Il post serve a dare maggiore consapevolezza delle concause e dei rimedi naturali utili a risolvere.

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    4. Io ne ho 43... anni. Malato conclamato da 10 con fistole perianali recidive. La dieta? Non c'entra. Lo stress è il 90% della causa.
      Io vado in bagno almeno 20 volte normalmente. Nelle fasi acute ovvero un mese su tre ci vado il doppio, specie di notte... Che bel dormire!
      Ho fatto due anni di immunodepressori (humira)...
      Cambiato poco...
      Help!
      alessandro.zilli@gmail.com

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  4. ho scoperto il mio crohn circa 8 anni fa, ho avuto la resezione dell'ileo, e dopo 2 anni dall'intervento mi si e' ripresentato il signor crohn senza preavviso, da sei mesi assumi l'infliximab che e' un toccasana quasi risolutivo - in 6 mesi ho ripreso 5 chili tutti i dolori andati via e me ne ero quasi dimenticato di lui , alla 6 somministrazione ho avuto una reazione al farmaqco(prurito da impazzire alle mani e ai piedi, infliximab sospeso e mo inizio con l'amibumab che in confronto all'infliximab e' acqua e sapone!!!
    speriamo che funzioni! ragazzi sposate questa causa e tirate avanti comunque! purtroppo dobbiamo arrenderci al signor croohn!!!
    mortazzi sua!!!

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    Risposte
    1. Caro Anonimo, nessun farmaco in realtà può essere descritto come "toccasana", purtroppo gli effetti collaterali immediati sono quasi sempre presenti, per non parlare di quelli da uso prolungato come nel suo caso.

      Ci sarebbe anche da discutere se la situazione che ha portato alla decisione estrema di resezione dell'ileo sia stata opportuna, magari controllando alimentazione e facendo prevenzione sulla malattia infiammatoria del suo intestino le cose sarebbero andate diversamente.

      Non ci dobbiamo arrendere a niente, consideri inoltre che tutte le malattie evidente o meno hanno sempre associato anche un motivo emotivo-psicologico-spirituale

      Esistono diversi rimedi per migliorare la sua situazione ma occorre valutare meglio il contorno del suo vissuto e altri eventuali situazioni e sintomi, mi scriva in privato e possiamo continuare se vuole

      michelrevolution@gmail.com

      Saluti

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  5. Ragazzi e' normale che asacol a rilascio modificato mi ha bloccato il ciclo mestruale da quando ho incominciato a prenderlo? sto meglio cn la pancia adesso ma mi sento come se fossi in menopausa, Aiutooo Giusy

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    Risposte
    1. Prova a leggerne gli effetti collaterali, per quello che ho visto dalle info online non risulta un tale effetto neppure tra quelli molto rari, magari hai un periodo di stres e scarso nutrimento che può aver indotto a questa mancanza come meccanismo di risparmio energetico

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  6. Risposta per la domanda (finita nel mio cestino ;-D) sulla colite ulcerosa:

    il fatto che si abbia un aumento di peso invece di una perdita può dipendere da diverse cause, verosimilmente oltre al problema di infiammazione autoimmune che caratterizza questa patologia, vi è anche un riassorbimento abnorme di grassi attraverso la parete della mucosa intestinale, in questi casi occorre pazientare, e lavorare prima sul ripristino di una condizione della mucosa senza infiammazione e poi in un secondo momento agire ripulendone le pareti, ad esempio con semi di psillio, semi di lino

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  7. Ieri ho fatto uno colonscopia, avendo avuto nell'ultimo mese problemi di diarrea e sangue nelle feci. E' emersa una retto colite ulcerosa.
    Ovviamente mi hanno dato il cortisone... ma come posso accelerare l'effetto antinfiammatorio e velocizzare il tutto?
    Ho già aggiunto msm, aloe e ribes nigrum.
    grazie

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  8. Salve Manuela, piuttosto che ribes nero è meglio usare nel suo caso Eucalipto gemmoderivato e associarlo a molti probiotici per velocizzare ripristino di epitelio della mucosa e della flora batterica intestinale. L'aloe barbadensis non è adeguata per il suo caso vista la natura autoimmune di questa patologia, quindi le consiglio di non usarla, con msm cosa intende?

    consideri anche che occorre controllare l'alimentazione per evitare di peggiorare l'infiammazione che caratterizza la malattia, cerchi di evitare o limitare al massimo carne rossa, cioccolato, caffè, spezie, melanzane, peperoni, pomodori

    auguri

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    Risposte
    1. Grazie Paolo.
      Condivido enormemente l'incremento di probiotici e ho assolutamente provveduto!

      Giusto per capire, invece, perchè nel mio caso non è adeguata l'aloe e il ribes?
      MSM è methylsulfonymthane, ossia zolfo organico, un ottimo antinfiammatorio. Visto che non posso prendere il cortisone sto cercando l'alternativa naturale (da qui il ribes, l'aloe e l'msm)
      grazie!

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    2. Perchè l'aloe è un immunostimolante, e quindi stimola il Sistema Immunitario, quindi è controproducente, essendo la colite ulcerosa una malattia autoimmune, il ribes nero è un antinfiammatorio indicato per le allergie, caratterizzate da una degranulazione mastocitaria, che libera immunoglobuline (Ig) E. Invece eucalipto MG è specifico per la sua patologia perchè favorisce la cicatrizzazione delle ulcere, inoltre è molto buono e indicato per la sua patologia succo di mirtillo nero.

      L'msm sinceramente non lo conoscevo, ricordi sempre che non è soltanto una azione (in questo caso quella antinfiammatoria), a dover essere presa in considerazione, sicuramente il composto da lei indicato è estratto sinteticamente, e in tal caso non è poi così diverso dall'assumere un cortisonico, i rimedi erboristici o alimentari migliori hanno un ampio spettro di azione, infatti si parla di fitocomplessi, in particolare l'eucalipto ha diverse azioni ed essendo un gemmoderivato, derivato cioè da tessuti meristematici totipotenti, contiene moltissimi principi utili al suo caso, sebbene non sia molto conosciuto.

      auguri! mi faccia sapere come va

      Elimina
    3. Grazie, ora ho capito perché l'aole mi provoca problemi intestinali. Tutti ne parlano come di una panacea e questo vale anche per altri rimedi naturali. Come nella medicina ortodossa anche in quella naturale c'è chi perde di vista il fatto che ognuno di noi è diverso e che va considerato l'organismo nel suo complesso e non il sintomo.

      Elimina
  9. soffro di rettocolite ulcerosa dal 1993 anche se per i primi 10 anni dopo la comparsa della malattia non ho avuto nessun tipo di problema.da circa 7 anni la malattia è ripresa e due anni fa mi è stata diagnosticata una lieve pancolite anche se il medico che ha eseguito la colon ha notato l'infiammazione solo al sigma retto.sono stanco di tutti questi farmaci e vorrei cercare una soluzione piu naturale per cercare di star meglio.mi puo dare una mano qualcuno..??..grazie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Salve Roberto, mi dispiace per la tua situazione. Intanto ti consiglio di informarti bene anche da solo, purtroppo non tutti i medici considerano l'alimentazione, e invece purtroppo influisce molto sulla salute. Dovresti limitare al massimo e se puoi evitare cibi infiammatori quali cioccolata, carni rosse, melanzane, pomodori, peperoni, agrumi, bibite gasate, e cibi piccanti. Ottimo invece il mirtillo, sia come succo, che puoi prendere a colazione, sia come rimedio, ad esempio l'estratto secco, per risanare le pareti dell'intestino. Ottimo il gemmoderivato di mirtillo nero e assumere molti probiotici, mi raccomando milk free (senza latte). Prova a partire con dieta rivista e gemmoderivato di mirtillo nero 2 volte al giorno.

      Elimina
  10. salve.come possoi contattarla..soffro di pancolite e vorrei sapere se esistono rimedi naturali, eliminando i farmaci convenzionali, che mi possano far stare meglio..grazie

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    Risposte
    1. Salve Roberto, spero di averle risposto già sopra, ad ogni modo per eliminare i farmaci quella deve essere una sua scelta io non posso dirle niente, se non che se anch'io fossi nella sua situazione cercherei come lei di risolvere in modo naturale.

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  11. salve ho sentito parlare x la colite ulcerosa di curcumina ?va bene anche nelle fasi sanguigne ?può essere usata in concomitanza alla mesalazina?grazie

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    Risposte
    1. si curcumina fa molto bene alla colite anche il ribes o mirtillo nero io li uso piu da 8anni e non uso piu il cortisone ,le analise mi esconon bene

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    2. la curcumina è buona come azione antinfiammatoria intestinale, per combinazioni con altri farmaci chiedi al tuo medico.

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  12. Salve, la curcumina, contenuta come dice il nome stesso nella curcuma ha un'azione antinfiammatoria, ma non è proprio il rimedio migliore per la colite, per la quale è invece indicato il mirtillo nero sia in succo che sottofroma di gemmoderivato.

    In generale, comunque è sempre bene non impiegare piante insieme ai farmaci, dal momento che gli enzimi utilizzati dal nostro organismo per metabolizzarli, nel caso siano gli stessi potrebbero, nel caso di combinazione dei due tipi di rimedio, essere occupati e dare luogo a problemi di permanenza dei farmaci in sedi extracellulari, andando così ad agire su siti non previsti, potenzialmente quindi dando luogo a problemi neppure preventivabili. Oltre a questo meccanismo poi ne esiste un altro, relativo alla pompa di efflusso, per il quale, alcune piante favoriscono la estromissione di alcuni tipi di farmaci, ed altre invece la ostacolano, dando quindi luogo a problemi di diminuzione o aumento dell'assorbimento del farmaco.

    In ogni caso occorre considerare che non tutti gli effetti delle piante sono stati scoperti.

    Per i gemmoderivati invece il discorso è diverso, avendo come componenti prodotti secondari del metabolismo.

    Buona giornata

    RispondiElimina
  13. Innanzitutto complimenti per questo blog!
    Vorrei dei chiarimenti riguardo quel che è stato detto in precedenza: Quando si parla di mirtillo nero come rimedio specifico per questo tipo di patologie, si intende l'insieme delle patologie inerenti alle infiammazioni intestinali? Quindi anche il morbo di Crohn?
    Le dosi consigliate, basta chiederle all'erborista?
    Spero di non aver fatto troppe domande.
    Ringrazio anticipatamente.
    Annette.

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  14. Grazie, mi fa piacere che abbia apprezzato.

    Mirtillo nero sia come succo che come gemmoderivato è molto utile per gli stati infiammatori dell'intestino, associati a colite, colite ulcerosa ma anche al morbo di Chron.

    Per il dosaggio può chiedere all'erborista ma consideri che sarebbe meglio cercare un bravo naturopata, visto che occorre tempo per parlare e osservare bene i sintomi e le caratteristiche della persona, dare un rimedio velocemente in piedi, non facilita certo l'individuazione del problema.

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  15. inazitutto complimenti per il blog,
    volevo un suo parere su un problema al colon che mi trascino da decenni.
    Dai molteplici accertamenti e ricoveri è emerso un quadro clinico suggestivo di una patologia al limite tra una sindrome dell'intestino irritabile ad una attivazzione immunitaria di mucosa che tutta via non raggiunge una diagnosi chiara di colite macroscopica nè quella di colite eosinofila. Emerge un'incremento della permabilità intestinale della lattoferina fecale daumento delle Ige Totali,inoltre gastropatoia erosiva, linfangiectasie del tenue prossimale iperplasia linfoide dell'ileo terminale con piccola angiectasia vascolare del colon destro.Naturalmente cure a non finire tra cortisonici e mesalazina senza risultati..Ora sto prendendo olio di canapa e Kombucha non che siano miracolose ma mi fanno vivere un pò meglio. Secondo lei che prodotto fitoterapico farebbe bene per il mio caso
    Anticipatamente la ringrazio
    Ivan

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    1. il quadro descritto fa pensare ad un inizio di reazione autoimmune, potrebbe essere utile agire con un gemmoderivato di mirtillo nero, e con olio essenziale di incenso, ma di più non posso dirti...

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    2. è da un mese che prendo il gemmoderivato di mirtillo nero e faccio dei vapori con olio essenziale d'incenso e devo dirti che qualche miglioramento c'è stato, ne ho parlato con il mio medico il quale nel frattempo mi ha fatto eseguire il test della disbiosi che è risultato alterato sia sul tenue che nell'intestino crasso, lui sospetta che abbia in corso una parassitosi cosa ne pensi? e se fosse così come si può risolvere senza prendere ulteriori farmaci chimici.Ti ringrazio anticipatamente

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    3. io penso che potresti chiedere anche al tuo medico se puoi sospendere i farmaci e al posto prendere olio essenziale di lentisco. I parassiti potrebbero essere una concausa, ma andrebbero fatti esami specifici, chiedi al tuo medico.

      P.S.: io qui do solo indicazioni, per altri dettagli non so dirti

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  16. Ho letto oggi gli articoli di questo sito,soffro di retto colite ulcerosa dal 2003, o circa 2-3 ricadute all anno.sono molto attento nell' alimentazione,non mangio carne rossa,non ne ho mai mangiata solo pollo,tacchino ,coniglio,poi 1 volta alla settimana tonno,1volta sgombro,1volta salmone.mangio pasta grano duro,kamut e farro,quasi mai riso bianco,qualche volta crema di riso,pane solo di grano duro non con farina raffinata,poi fette biscottate di kamut o farro,non fumo,non bevo alcolici ne bibite niente caffè' ogni tanto te verde(kucika).assumo 3 compresse Ascoli da 800 3 volta al giorno,ora clipper 2 compresse al mattino e alla sera clipper clistere.ho letto di prendere gemmò derivati di mirtillo nero e eucalipto, mi può dire le dosi e per quanto tempo.prendo anche probiotici VSL3.Sono di Pavia mi Sto arrivando! Consigliare qualche naturopata in zona? L omeopatia funziona per la rettocolite?Se si quali prodotti consiglia? Grazie e scusi se mi sono dilungato.Alberto

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    1. l'omeopatia funziona per rimuovere le tossine, se vi è debolezza d'organo si può usare l'organoterapia ma tali rimedi non sono facili da reperire, meglio lavorare allora con i gemmoderivati specifici per drenare e tonificare l'intestino come mirtillo rosso, e mirtillo nero

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  17. HO SCOPERTO DI SOFFRIRE DI COLITE ULCEROSA BEN 9 ANNI FA,DOPO UNA FORTE EMORRAGIA E ORA MI RITROVO DA DUE ANNI PEGGIORATA,NON HO PIU PERDITE DI SANGUE MA IL DOLORE NEL BASSO VENTRE E'COSTANTE,HO PRESO ASACOL 800 ,PENTACOL SEMPRE DA 800 E ORA STO ASSUMENDO GIA DA QUALCHE MESE FERMENTI E DEBRIDAT DA 150 .COSA POSSO FARE PER STARE MEGLIO IL DOLORE E FISSO ED ORA MI RITROVO ANCHE LE EMORROIDI GRAZIE ANTICIPATAMENTE

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    1. Può usare esternamente burro di karité, poi lavorare per mitigare lo stress, curcuma e verdura / frutta.

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  18. potrebbe assumere gemmoderivato di ippocastano, di castagno, di mirtillo nero, succo di mirtillo nero e probiotici a nastro
    :-D

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  19. Salve mi scusi ma leggendo dei probioticii chiedo dove trovarli e quali visto che NE esistono diversi. ..grazie .P. s. La crusca di grano tenero per la colite e'contro indicata. ?grazie

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    1. la crusca direi di evitarla. Probiotici si faccia consigliare in base alla sua situazione, io uso quelli della OTI.

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  20. salve, soffro di proctite ormai da diversi anni, da qualche mese sto prendendo oltre alle medicine tradizionali il kefir, uno yogurt che dovrebbe avere effetti positivi sul mio organismo, ma non vedo nessun miglioramento. dovrei continuare o smettere di autoprodurlo. grazie. un altra cosa mi hanno consigliato di bere tè di kombucha ha qualche informazione in merito?

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    1. direi di usare esternamente burro di karité che è forte come antinfiammatorio e lubrifica in caso di emorroidi concomitanti. E poi mangiare frutta e verdura a sufficienza (2 porzioni ciascuna al giorno), e assumere succo di mirtillo e limitare cibi infiammatori (piccanti, salumi, carni rosse, fritti, dolciumi da pasticceria).

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  21. Salve Paolo,
    dal 1998 ho scoperto di soffrire di RCU poi negli anni i dottori dicono si sia estesa non sapendo se si tratta di Morbo di Crohn o Colite Ulcerosa. fatto stà che l'ultimo esame ha stimato ulcerazioni su tutto il tratto finale dell intestino ma anche sul discendente. Fortunatamente la mia situazione è sempre rimasta stabile negli anni, mai sanguinamenti, totalmente o quasi asintomatica, anche se poi quando vado a fare le colon di controllo la situazione è sempre uguale (che non so se sia un bene o un male) ho fatto sport professionistico e sono vegetariano da anni ormai. Stò procedendo con mesalazina ma davvero come effetto placebo credo dato che ne assumo due pastiglie da 50mg/cad. Purtroppo ho una vita abbastanza stressata tra studio e lavoro. Ora sto procedendo con clismi di cavolo biologico centrifugato (sia rosso che bianco), ognimattina a digiuno. Cosa può consigliarmi? ha una mail privata? grazie

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    1. Sicuramente lo stress gioca un ruolo importante nella generazione e mantenimento/peggioramento dell'infiammazione intestinale. Assumere succo di mirtillo, curcuma, probiotici sicuramente migliora il quadro. E poi trovare momenti di rilassamento e per fare sport, ideale il nuoto.

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  22. Sale, sono una ragazza di 30 anni e spesso nei momenti di maggior stress combatto con il mio intestino che si infiamma...prendo pentacol 400 faccio una dieta corretta...e con un po' di pazienza ritorno alla normalita'...volevo sapere se ci fosse qualcosa di naturale che posso assumenre anche per limitare questo problema..grazie

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  23. Ciao,volevo chiederti se una candida glabrata vaginale può portare ad un aumento di IgE a 4000,visto che sono negativa all esame di ricerca parassiti nelle feci e non sono un soggetto particolarmente allergico.grazie mille se vorrai rispondermi!ciao :-)

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    1. la IgE generalmente è legata a reazione allergica, non ho esperienza per dirlo. Ma le conviene ricercare altre prove con esami specifici per valutare la presenza di questa infezione.

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  24. Buonasera io ho una colite infiammatoria aspecifica...quindi attacchi diarroici...esiste una cura naturale e non...e una dieta da seguire?

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    1. Con questi dati difficile da dire.... Sicuramente la dieta povera di cibi infiammatori aiuterebbe.

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  25. Salve, una persona a me cara, soffre di pancolite ulcerosa.Onestamente consultando vari siti sull'argomento, non ho capito molto....vorrei sapere di che cosa si tratta...in parole povere. Ringrazio e saluto.

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  26. pancolite ulcerosa...cerco aiuto per capire di cosa si tratta,,,grazie

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    1. E' un'infiammazione cronica dell'intestino con ulcerazione.

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  27. CHI DI VOI MI SA INDICARE UNA CURA CONTRO
    IL ... Citomegalovirus. ?
    ------------------------------------------ GRAZIE.
    (PIETRO)

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    1. Il latte di cocco ha dimostrato un'azione specifica nei confronti del virus da lei indicato, così come l'ipericina estratta dall'iperico

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  28. Salve,
    Ho 30 anni e al secondo figlio con parto naturale(il primo con TC) si è formata una fistola vaginite-rettale post parto. Me ne sono accorta al quartto mese dopo il parto!Premetto che l'anno prima della gravidanza ho avuto problemi di diarrea dovuta alla somatizzazione di ansia ,stress e un malessere generale spirituale!!(ho anche problemi di emorroidi)
    Volevo capire se c'è un rimedio naturale per questa fistola,perché si cicatrizzi (senza che mi sottopongo all'intervento)
    Grazie

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    1. Certo, come cicatrizzante è ottimo il burro di karité alternato a olio di rosa mosqueta con olio essenziale ad esempio di copaiba oppure cedro

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  29. Buongiorno a tutti,
    cerco di sintetizzare al massimo,
    ho 59 anni ed all'età di 20 ho subito un intervento chirurgico con resezione dell'ileo e del colon destro per il morbo di crohn.Passando gli anni,tutte le volte che per controllo o perchè avevo un peggioramento della sintomatologia,andavo da qualche medico e soprattutto negli ultimi tempi anche dopo l'avvento di internet,hocapito di essere stato fortunato,perchè in tutto questo lungo tempo non ho mai avuto recidive,mentre invece soprattutto adesso che esistono anche centri specializzati per il crohn,i medici sostengono che tutte le persone operate in giovane età di crohn,entro il primo anno dall'intervento,sviluppano una qualche recidiva.Comunque,nonostante questo,a me non è mancata la sintomatologia,perchè dolori in pancia e diarrea non mi sono di certo mancati.Il consiglio che vorrei dal blog è sapere quali rimedi naturali potrei prendere per i miei disturbi del crhon,che ovviamente vanno a periodi più o meno lunghi,in questo periodo è circa tre mesi che i sintomi,soprattutto diarrea per fortuna non tanto dolore.Io avrei pensato in prima battuta sarei indeciso al gemmoderivato di mirtillo nero o a un titolato al 25% tipo della LongLife,insieme agli omega 3,e integratori vitaminici di vitamina C,A,E,e minerali come zinco e magnesio.Saluti e grazie tante.

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    1. Marco in linea di massima il gemmoderivato di mirtillo rosso è ottimo per chiunque, sia per approcciare una malattia infiammatoria cronica come il morbo di Chron che ti riguarda da vicino, sia per chi vuole prevenire problemi a livello intestinale. Meglio ancora sarebbe assumere il gemmoderivato di eucalipto, perché è specifico per le malattie intestinali come il Chron, che tendono a rovinare le pareti intestinali, con infiammazione. Questo rimedio drena cioè ripulisce la zona intestinale dalle tossine, che poi sono una delle principali, se non la causa primaria di questa malattia a forte componenete autoimmune, ed ovviamente agire sullo stress che è una causa importante, ad esempio con la contemporanea assunzione del gemmoderivato di fico (estratto dalle gemme).

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  30. Scusatemi,mi sono dimenticato di dire che avrei intezione di prendere insieme agl'altri integratori anche la quercetina e la boswellia.
    Saluti.

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    1. la quercetina è un buon antinfiammatorio, la boswellia è indicata invece per le infiammazioni articolari. Quindi puoi tranquillamente evitarle e assumere solo il gemmoderivato di eucalipto e quello di fico

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  31. Buona sera ...le ho scritto un e mail per chiederle un consiglio su morbo di crohn .grazie

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    1. Non ricordo di aver ricevuto una sua mail, non so a quale ha scritto, se vuole può chiedere anche qua.

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