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domenica 8 novembre 2009

Tre consigli per l'ernia jatale (dello stomaco)

Ultimamente ha raggiunto una notevole diffusione nella popolazione una patologia non grave, ma comunque fastidiosa, l’ernia jatale. Esistono due tipologie di ernia jatale, quella da scivolamento, che è la più diffusa, quando una parte dello stomaco passa dalla sua normale sede addominale nel torace, dando origine ad uno spostamento verso l’alto della giunzione gastroesofagea di confine tra stomaco ed esofago, e quella più grave ma fortunatamente più raramente contratta, da arrotolamento, più pericolosa della prima in quanto la porzione di stomaco é arrotolata verso l’alto, rischiando così di venir così schiacciata, e di poter ridurre l’apporto di sangue allo stomaco.

Avendo contratto in prima persona questa patologia, credo sia giusto consigliare genericamente alcuni accorgimenti mirati a sopportare
meglio i possibili sintomi di questa problematica di salute,  e per ripristinare lo squilibrio fisiologico presente, che spero saranno utili anche per chi ha questa patologia.


1 Controllare l’alimentazione e le bevande

Spesso i sintomi collegati all’ernia jatale sono il reflusso gastroesofageo che da luogo alla patina linguale, e /o a rigurgiti acidi, ad una sensazione di bocca amara, e a secchezza della bocca. Per questo è ottimale masticare molto i cibi, ed evitare soprattutto cioccolato, latticini, pomodoro, alcolici, fumo, caffé, agrumi, bevande gasate, e cibi acidi in generale come melanzane, peperoni, aglio e cipolla (specialmente se crudi), menta, eucalipto (quindi attenzione anche ai prodotti come caramelle balsamiche, e tisane, eventualmente per problemi da raffreddamento si possono usare prodotti a base di propoli). Inoltre un trucco che funziona molto bene è di consumare pasti di piccola quantità e più frequenti, limitando al massimo la quantità di bevande (possibilmente solo acqua) bevute durante i pasti, altrimenti i succhi digestivi sono diluiti e la digestione peggiora tendendo a far risalire il cibo e ad esalare acidità. Inoltre occorre agevolare la digestione evitando di consumare frutta e dolci a fine pasto, in modo da uniformare il tipo di cibi da digerire, iniziare a bere acqua calda appena svegliati, prima di coricarsi, e lontano dai pasti. Per questo sarebbe utile portarsi dietro un termos di acqua calda anche sul posto di lavoro, e in vacanza, bevendone un po’ per volta durante tutta la giornata, lontano dai pasti. Sarebbe meglio mangiare cibi cotti, e iniziare i pasti con zuppe, minestre con cereali integrali, per tenere così lo stomaco e l’apparato digerente caldi e pronti alla digestione, evitando cibi secchi e freddi.

2 Controllare lo stress

Sebbene non sia l’unica causa possibile, credo che lo stress abbia inciso fortemente sull’aumento dei casi di ernia jatale rilevati in questi ultimi anni, e per chi non ci crede sarebbe sufficiente indagare tra i propri amici e conoscenti, quindi sarebbe bene controllarlo, e meditare sulla correttezza della propria respirazione, che dovrebbe essere lenta e profonda. E’ del resto normale che in questo periodo dove ansia e paure legate alle difficoltà di questo momento economico di crisi mondiale, si abbiano problematiche del genere, e respiri brevi e contratti. Per questo è consigliato praticare regolare attività sportiva, fare una camminata dopo i pasti, e degli esercizi di respirazione da fermi, in piedi, a gambe leggermente divaricate inspirando lentamente mentre si alzano le braccia, ed espirando pure lentamente facendo cadere dolcemente le braccia. Questo serve per cercare di agevolare il rientro dell’ernia nella sua sede, ed è utile a questo scopo anche limitare la pressione addominale evitando i vestiti stretti e attillati e limitando pasti e bevande. Per controllare lo stress occorre anche vivere una vita soddisfacente, svolgere un lavoro che ci si addice, avere una giusta quantità di riposo senza eccedere in sforzi come neppure nelle attività che pure ci entusiasmano.

3 Integratori alimentari

Un altro modo per controllare il ph dei tessuti, e in particolare di quelli gastrici, è quello di integrare nella dieta dei citrati alcalini (di magnesio, potassio, ferro, manganese), in questo modo si agevolerà la cura dell’esofagite eventualmente presente, e si allevierà lo stato di infiammazione generale che lo stress a lungo termine tende ad indurre nel nostro organismo. Per proteggere la mucosa, in caso di lesioni preulcerose, o di ulcere in atto, dovute ad una possibile gastrite che può accompagnare l’ernia jatale, è possibile assumere lo sciroppo di lumaca, ormai reperibile facilmente nelle erboritesterie e negozi biologici. Consiglio sempre di chiedere consiglio ad un erborista o meglio ad un naturopata, visto che questa figura, anche in Italia, è obbligata ad aggiornarsi sia sui nuovi rimedi naturali, sui loro eventuali nuovi effetti indesiderati relativamente anche a particolari predisposizioni del paziente, sia sulle interazioni eventuali con i farmaci assunti. La cura standard farmacologica in genere prevede un inibitore di pompa che a lungo andare però squilibria il sistema di produzione dei succhi gastrici tendendo a far atrofizzare le cellule che li secernono, un protettore gastrico, e/o un procinetico per agevolare la digestione, che altera però alla lunga il metabolismo, tendendo a far ingrassare il paziente, oltre a poter indurre gli effetti indesiderati relativi a tali farmaci riportati sul “bugiardino”. Generalmente viene consigliato di assumere i farmaci nei cambi di stagione, autunnali e primaverili, controllando particolarmente la dieta in questi periodi, ma personalmente preferisco di evitare quanto più possibile l’uso di farmaci, e credo ci siano dei rimedi naturali buoni alternativi a questi farmaci, basterebbe chiedere ad un naturopata. 


Come antiacido oltre ai citrati alcalini, è possibile usare il kuzu, una radice giapponese reperibile in erboritesteria e nei negozi biologici, da sciogliere a piccole dosi in acqua, la cura Pantellini, e la dieta associativa del ph della Dottoressa Kousmine. Se si ha la bocca amara o acidità in gola, si possono fare sciaqui e gargarismi con acqua tiepida e bicarbonato di sodio, questo metodo da veramente sollievo, provare per credere. ;-D

Per la bocca amara si possono assumere, presumendo questo sia anche un problema di bile e quindi epatico, degli integratori a base di carciofo, tarassaco, curcuma e cardo mariano per agevolare la funzionalità epatica, in particolare per chi soffra di “fegato pigro”, ed abbia evidentemente problemi ricorrenti di “scatti d’ira”,  associati a problemi di bile, ogni tanto è bene ricordarsi che la rabbia spesso è solamente nociva, a parte quando lo facciamo per educare i figli, o per riprendere un amico che sta oggettivamente danneggiando qualcuno, e quindi se stesso, ed è quindi inutile arrabbiarsi in generale, perchè alla fine ne risentiamo soprattutto noi.

Spero di aver esposto consigli che ti tornino utili, sia che tu soffra di questa patologia, che qualche tuo conoscente possa trarne giovamento, purtroppo queste valutazioni e conoscenze non sono note a tutti, e credo sia giusto avvisare i propri cari, aggiornandoli con ciò che dalla pratica sperimentazione, e dalla nuova ricerca, viene fuori come alternativa ai farmaci, valida e salutare per noi.

Le informazioni per conoscere il nostro organismo ed i suoi funzionamenti non sono immediatamente accessibili a tutti, spero che lentamente, queste lo siano in modo da istruirci ad un nuovo modo di fare medicina, dove il paziente, consapevole del funzionamento di rimedi ufficiali, naturali e del proprio organismo, prenda sempre più parte alla cura, con un ruolo attivo nel riequilibrio emotivo-fisiologico-psicologico possibile, del proprio stato di salute.

Ho inserito anche un post sulle testimonianze di impiego dei rimedi naturali efficaci, ti invito a leggere i primi contributi perché si scopre davvero un mare di informazioni utili e interessanti! ;-D

Buon passaparola :-D

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venerdì 31 luglio 2009

Il colostro: un toccasana per molte malattie impiegato da millenni

Il colostro è la prima secrezione delle ghiandole mammarie durante la gravidanza o dopo il parto, è costituito da acqua, grassi, carboidrati, immunoglobuline, e fattori di crescita, ed ha un colore giallastro.

Il colostro è un mezzo mediante il quale la madre trasmette al nascituro le proprie difese immunitarie, ed è molto importante per proteggerne la salute intestinale, dal momento che presenta delle pareti intestinali con un’alta permeabilità, che costituiscono quindi una facile via di accesso per le tossine, che tenderebbero a
diffondersi così nel resto dell’organismo, andando a peggiorarne la salute generale. Inoltre il colostro è un importante nutriente per il nascituro, essendo in grado di innescare molti processi ed avendo un’azione di difesa del tratto gastrointestinale, grazie agli inibitori della proteasi contenuti. Grazie a questa azione inibitoria il colostro ha un ruolo terapeutico nell’HIV, infatti molti farmaci impiegati per questa malattia agiscono con lo stesso principio inibitorio dell’enzima HIV-proteasi, impedendo la sua diffusione nella forma matura attiva, in quanto è un enzima sfruttato dal retrovirus per replicarsi, e quindi diffondersi nel nostro organismo. Mentre i farmaci presentano l’inconveniente degli effetti collaterali, l’uso di questo rimedio naturale, che è reperibile sottoforma di integratore, ha il vantaggio di non dare generalmente effetti collaterali, ed è impiegato da millenni dai medici ayurvedici in India.

Le ricerche scientifiche attuali puntano a scoprire nuovi farmaci per bloccare il virus, ma forse, ancora una volta, dovremmo riflettere su quello che la natura ci offre per combattere le malattie, non è forse vero che i neonati allattati con latte artificiale sono più deboli, più predisposti alle malattie rispetto a quelli allattati con latte materno?

Non vale forse la pena di investigare meglio, di informarci davvero, in maniera aggiornata, indipendente, internazionale, considerando anche le altrui esperienze di rimedi naturali, che talvolta, empiricamente abbiano dato un riscontro pratico efficace su un altissimo numero di pazienti?

La medicina ufficiale occidentale beneficerebbe di un incontro e confronto con gli usi popolari e delle altre tradizioni mediche, quali quella ayurvedica, cinese, tibetana e così via, però purtroppo si rimane qui in Occidente, vincolati a degli schemi, a delle ricerche costose e complesse, non dico che queste andrebbero abbandonate, ma sicuramente l’impiego di molti farmaci potrebbe essere evitato, e integrando nel proprio stile di vita sane regole di movimento (sport e/o camminate), una buona e sana alimentazione biologica e non OGM, e integratori preventivi, si potrebbero ridurre al minimo i problemi urgenti, per i quali la chirurgia o un intervento d’urto farmacologico sarebbero indispensabili e non ovviabili.

Insomma dovremmo tutti contribuire, come realizzazione o informazione, ad una medicina preventiva, creando una rete interconnessa di scambi di opinione e di aggiornamento reciproco, oltre ad una collaborazione, fondamentale a questo scopo sarebbe il riconoscimento da parte dello Stato, anche in Italia, della figura del naturopata, visto che questa figura in diversi paesi industrializzati e all’avanguardia, quali Svizzera, Canada, Australia, Francia e Germania, non solo è riconosciuta ma frequentemente richiesta visto il successo che la Naturopatia ha avuto, dimostrando di poter migliorare e guarire molte problematiche e malattie, risanando il terreno, ovvero l'insieme dei processi che regolano la condizione generale di salute del paziente.

E’ utile ricordare come l’utilità di un singolo integratore vada vista in quest’ottica generale, che consideri cioè le cause di una malattia, ed i processi singoli sottesi e interagenti nel nostro organismo.

La medicina dovrebbe agire in sinergia con altre filosofie, volte a tutelare la salute dei terreni, della flora e della fauna, mediante agricoltura biologica, rotazione delle colture, senza fruttarli, senza impiegare fertilizzanti, erbicidi, e pesticidi, mediante leggi più severe per controllare le emissioni industriali, l’inquinamento cittadino, mediante incentivi per le fonti di energie rinnovabili e per ogni azione che sia nella direzione di concepire e diffondere una mentalità ecologica, sociale, di cooperazione, interscambio culturale, e di qualità, che miri ad ottenere un beneficio sensibile, duraturo, di una società più civile e vivibile.

Questo sembra un argomento fuori tema, ma molti dei disagi e delle malattie oggi diffuse, specialmente quelle nuove, come celiachia, allergie, ed intolleranze alimentari, non sono altro che la naturale conseguenza del peggioramento della qualità di prodotti alimentari industriali, e dell’aumento dell’inquinamento; chissà quali danni farebbe la diffusione proposta di alimenti OGM, che talvolta sono presenti anche in prodotti alimentari che non li segnalano. Molte altre malattie, dall’ipertensione, alle infiammazioni dell’apparato digerente (gastrite e colite soprattutto), sono lo specchio di uno stress crescente e di una sensazione di insoddisfazione, e certamente arrivare ad un modello sociale ed economico più equo gioverebbe a tutti i cittadini e paesi.

L’azione del singolo influenza l’insieme dell’ambiente, e del pianeta dove viviamo, solo iniziando singolarmente ad agire in maniera intelligente e a tutela reale dell’ambiente, potremmo realmente tornare a vivere naturalmente, fisicamente e mentalmente, vedremo diminuire le malattie, specialmente quelle degenerative, così lo sforzo di un solo individuo diverrebbe esempio vivente di ispirazione benevola per gli altri, moltiplicando così l’effetto preservativo ecologico ambientale e aumentando il benessere, inducendoli ad agire analogamente.

Non è forse vero che in passato, molte grandi scoperte sono nate casualmente, e hanno portato un miglioramento sensibile nella vita di tutti?

Non è forse vero che la medicina naturale, intesa in senso più ampio, come disciplina alimentare, cosmetica, e di vita è la più grande risorsa che abbiamo a disposizione?

La tecnologia e la medicina scientifica ufficiale dovrebbero essere un nostro servitore, e non un padrone che impone le sue leggi indistintamente, dittatorialmente, trascurando gli effetti catastrofici delle mutazioni genetiche indotte dai vaccini sui virus e delle manipolazioni genetiche che producono i Mostri OGM alimentari. Se non comprendiamo questo rischiamo veramente di perdere la rotta e di rendere invivibile il nostro pianeta.

Il colostro ha dimostrato di essere in grado di ricostruire il sistema immunitario, distruggere virus, batteri, funghi, di velocizzare la cura dei tessuti del corpo, di aiutare nel recupero del peso perduto, di rallentare l’invecchiamento e di incrementare la massa muscolare e delle ossa.

Il colostro contiene diversi fattori di crescita che hanno la capacità di aumentare la produzione di linfociti T, equilibrare i livelli di glucosio nel sangue, diminuire quindi la necessità di insulina, permettere guarigioni più rapide, e riparare ossa e muscoli.

Quindi l’integrazione alimentare con colostro è utile per diverse malattie e problematiche, compreso il diabete, che ricordiamo spesso, si presenta solo dopo una lunga condizione prediabetica ripetuta, manifestata con una ipoglicemia indotta da un prolungato stress fisico, e quindi delle ghiandole surrenali.

Per avere maggiori informazioni sull'ipoglicemia e sulla condizione prediabetica ho pubblicato un post (quello precedente a questo) proprio su questo blog:

http://medicina-alternativa-naturale.blogspot.com/2009/07/ipoglicemia-consigli-per-prevenirla.html

Le immunoglobuline contenute nel colostro (A, D, E ,G, M) sono utili per neutralizzare tossine e microbi nel sistema linfatico e circolatorio (la IgG), distruggere batteri (IgM), ed hanno un notevole effetto antivirale (IgE, ID).

La lactofferina è una proteina antivirale, antibatterica, antinfiammatoria, contenuta nel colostro, che ha un effetto terapeutico nei confronti di HIV, cytomegalovirus, herpes, sindrome della fatica cronica, candida albicans, cancro e infezioni. Questa proteina rilascia ferro nei globuli rossi aumentando così l’ossigenazione dei tessuti, privandone i batteri che lo impiegano per la replicazione.

Il colostro contiene inoltre l’ormone PRP, che regola la ghiandola del timo, risultando quindi utile sia per stimolare il sistema immunitario sottotono, sia per diminuirne l’attività nelle malattie autoimmuni, caratterizzate da un’eccessiva reazione immunitaria, che si rivolta contro i tessuti del proprio organismo danneggiandoli (lupus, artrite reumatoide, allergie, sindrome della fatica cronica).

Le citochine trovate nel colostro (Interleuchina 1, 6, 10, Interferone G a Linfochine), sono le più ricercate per realizzare protocolli di cura del cancro, e la capacità anticancro di queste è dovuta alla morte selettiva apoptotica indotta nelle cellule maligne.

Questo, come molti altri integratori, oltre ad essere promettente, è già stato sperimentato con successo, non solo da medici ayurvedici da millenni, ma anche da naturopati e confermato da ricercatori; infatti esiste una grande mole (migliaia) di studi scientifici che ne hanno dimostrato l’efficacia.

Sebbene sia utile un ulteriore approfondimento degli studi sulle proprietà del colostro e delle sue componenti, sarebbe utile una diffusione di questi studi anche ai medici, di cui ho riportato le informazioni più utili, dopotutto madre natura sa bene come “allattarci”, che poi il colostro disponibile negli integratori sia bovino o caprino, poco importa, dopotutto anche noi siamo animali (una buona volta potremmo vederlo come un termine non offensivo).

Nei prossimi post saranno illustrati altri integratori alimentari naturali, e le relative applicazioni per cui si sono dimostrati utili, nel frattempo vi segnalo un altro mio blog più orientato sulla salute della donna, ma anche sulla cosmesi naturale, sull’impiego di prodotti naturali quali ad esempio detersivi e saponi (anche fai da te). In questo blog ci sono anche alcuni post che riguardano malattie generiche che possono riguardare anche l’uomo (Stress, Dermatite atopica, e Dieta dimagrante ad esempio), dopotutto, poi, non fa male conoscere i rimedi naturali per le problematiche femminili quali Sindrome Premestruale, Pigrizia del fegato indotta anche dai contraccettivi orali (peraltro capaci di aumentare l’incidenza di cancro se assunti regolarmente), Cistite, Candidosi, Sterilità, e Cellulite, problemi che possono riguardare il nostro partner, o nostre parenti o amiche.

Ecco l'indirizzo del blog:

http://salute-bellezza-naturale-donna.blogspot.com/


Buona lettura! :-D

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domenica 12 luglio 2009

L'anticamera del diabete: Ipoglicemia - Consigli per prevenirla

Questa volta vi parlo della ipoglicemia, una condizione che dovrebbe essere prevenuta, in quanto il suo ripresentarsi frequentemente alla lunga può portare al diabete, e che comunque è uno dei tanti ostacoli alla condizione di salute globale. E’ dimostrato che il consumo di zuccheri semplici e di carboidrati raffinati come pasta e pane non integrale, e di zuccheri raffinati aggiunti ai cibi portino ad ipoglicemia, ovvero a bassi livelli di glucosio nel sangue, perché tali elementi sono assorbiti rapidamente dall’organismo e la risposta insulinica, cioè la produzione da parte del pancreas dell’insulina, per bilanciare l’elevato tasso glicemico così presente nel sangue, porta ad un risultato indesiderato, abbassando eccessivamente tale valore ematico, portando dunque alla ipoglicemia, nel cosiddetto effetto di rimbalzo glicemico.

Invece i carboidrati integrali come pane e prodotti a base di farine di cereali integrali danno luogo ad un assorbimento di zucchero più lento e quindi la risposta insulinica è più dolce e non si ha il rimbalzo glicemico, inoltre l’assorbimento degli zuccheri facenti parte di tali carboidrati è facilitato dai minerali e dalle vitamine presenti, mentre i carboidrati raffinati sono praticamente privi di tali nutrienti.

Sintomatologia

-Cefalea
-Depressione, ansietà, irritabilità e altri disturbi psicologici
-Visione a macchie
-Sudorazione eccessiva
-Confusione mentale
-Parlata incoerente
-Comportamento bizzoso
-Convulsioni

Ipoglicemia notturna e Insonnia correlata

L’ipoglicemia notturna è un’importante causa di insonnia, infatti essa induce le ghiandole surrenali a produrre ormoni regolatori del glucosio come adrenalina, glucagone, cortisolo e ormone della crescita, per alzare i livelli di glucosio ematici fondamentali per il corretto funzionamento energetico del cervello

Integrazione


Dal momento che nei soggetti depressi si riscontrano frequentemente bassi livelli di melatonina, è utile integrare 2 ore prima dell’orario previsto del sonno melatonina ad un dosaggio di 3 mg per migliorare l’ingresso nella fase del sonno, esistono forme commerciali reperibili in farmacia senza ricetta, che integrano vitamina B12 e triptofano. La vitamina B12 migliora il ciclo sonno/veglia, perché una sua carenza riduce i livelli di melatonina, mentre il triptofano aiuta l’addormentamento inducendo un aumento della produzione endogena, cioè ad opera del nostro organismo, di melatonina stessa. Merita assumere tale preparato 2 ore prima dell’ora prevista del sonno perché subito prima di addormentarsi il nostro organismo si predispone a tale fase aumentandone i livelli prodotti.


Alimentazione

È molto utile consumare fruttosio, perché è stato visto che riduce le calorie e i grassi consumati, e consumare frutta, in particolar modo per gli obesi. Come già descritto sopra sono da consigliare carboidrati complessi non raffinati mediante pane integrale e prodotti a base di farine integrali come crostate, e merendine con marmellata, e da evitare carboidrati raffinati, come la pasta e il pane bianco, abitualmente reperibili nei negozi alimentari.

E’ consigliabile assumere fibre come legumi, da assumere con regolarità, farina di avena, noci, semi di lino, semi di psillio, piselli, mele, gomma di guar, pectina e mucillagini, in quanto:

-Rallentano la digestione e l’assorbimento dei carboidrati
-Aumentano la sensibilità all’insulina prevenendo così il rimbalzo glicemico
-Migliorano la captazione del glucosio da parte del fegato e di altri tessuti, prevenendo quindi il rimbalzo glicemico

Cromo

Questo minerale è essenziale per il controllo della glicemia, una sua carenza provoca un aumentato rischio di ipoglicemia reattiva, diabete ed obesità. Gli zuccheri raffinati inducono una perdita di cromo con le urine. I cibi trattati contengono basse quantità di cromo, questo ci fa comprendere quanto sia importante utilizzare alimenti biologici che presentano dosi significativamente maggiori di vitamine e minerali rispetto a quelli da agricoltura tradizionale, oltre ad essere più naturali in quanto non sono stati contaminati da pesticidi ed erbicidi nocivi.

Fonti alimentari contenenti cromo

-Lievito di birra
-Grano non decorticato
-Germe di grano
-Patata biologica
-Uovo intero
-Fegato
-Segale
-Formaggio
-Mais non decorticato
-Cipolle mature
-Datteri
-Orzo intero
-Avena intera

Fattori ormonali

L’ipoglicemia può essere legata ad una disfunzione surrenalica, correlata a sua volta alla depressione e quindi allo stress relativo. Per valutare la reazione allo stress di un paziente si può misurare l’indice di stress surrenalico, rilevando i livelli di cortisolo e di DHEA (diidroepiandrosterone) nella saliva. La depressione può anche essere un elemento associato a disturbi affettivi per i quali lo stato stesso di depressione può essere un metodo, anche inconsapevole, di tenere il controllo su persone o medici stessi, con un comportamento di richiesta di attenzione. Questa è una conferma della validità della PNEI (psiconeuroendocrinoimmunologia), teoria e ramo di medicina che studia le interconnessioni tra i sistemi endocrino, neurologico, psicologico ed immunitario.

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domenica 17 maggio 2009

Ribes Nero: un rimedio contro l'allergia primaverile

Nel periodo primaverile molte persone presentano sintomi riconducibili alle allergie da polline, quali rinite, dermatite, prurito al palato e agli occhi.

Da anni è impiegata con successo il gemmoderivato, ottenuto dalla macerazione di gemme fresche di ribes nigrum (ribes nero), da diluire in poca acqua, e da assumere lotano dai pasti. Anche alcuni medici tradizionali impiegano il ribes nero per curare le allergie con successo, ma anche comeantinfiammatorio agendo come cortison-like, cioè con azione analoga al cortisone, come si può facilmente verificare dalle numerose testimonianze di questo rimedio fitoterapico.

Un problema che può presentarsi con una terapia standard di farmaci antistaminici è l’assuefazione , e in questi casi talvolta né l’aumento del dosaggio, nè il passaggio a tipologie ad azione più forte danno luogo a miglioramenti apprezzabili durevoli nel tempo, gli effetti collaterali di stanchezza e sonnolenza tendono invece ad aumentare, il fegato si appesantisce maggiormente nella fase di detossificazione, ed ha quindi sempre meno vigore per svolgere le altre funzioni, tendendo a divenire pigro e facilitando la formazione di renella, il precursore dei calcoli biliari. Gli antistaminici di nuova generazione hanno in parte risolto questi problemi, perchè pur non inducendo stanchezza e sonnolenza sono comunque soggetti a dare assuefazione.

E’ importante ricordare come il ribes nero essendo un rimedio fitoterapico naturale, ha un’azione più lenta dei farmaci, per cui occorre iniziare la terapia antistaminica un mese prima del periodo in cui generalmente si presenta l’allergia, ed essere assolutamente costanti nell’assunzione. Fattori come il caldo e la bassa umidità enfatizzano la reazione allergica, quindi in tali casi sarebbe opportuno aumentare il dosaggio del preparato gemmoderivato, sotto consiglio di un erborista, di un naturopata, o di un medico, via via che si avvicina l’estate o che il clima tende a tale situazione.

Questo rimedio naturale è efficace contro tutti i tipi di allergie, anche quelle asmatiche, e soprattutto non da assuefazione, a differenza dei farmaci.

E’ consigliato inoltre evitare cibi come cioccolata, formaggi, birra e vino, specialmente rosso, perché contengono ISTAMINA, specialmente per quei soggetti che sono sensibili all’istamina della dieta, che risultino da controlli effettuati, avere bassi livelli dell’enzima DIAMINOOSSIDASI, fatto che si manifesta generalmente con un sintomo di EMICRANIA. Come alimentazione è sconsigliato anche il pollo che contiene lectine, sostanze che tendono a innescare le globuline E, causando fuoriuscita dell’istamina. Per combattere le allergie è utilizzato con successo anche il succo di Noni (morinda citrifolia), le cui proprietà antistaminiche sono state dimostrate da studi del dottor Solomon.

Il fenomeno delle allergie è causato anche dall’inquinamento, e sta crescendo sempre più sia tra i bambini che tra gli adulti, per questo è importante conoscere l’efficacia dei rimedi naturali antistaminici, che svolgono anche altri importanti ruoli preventivi e/o curativi dei fenomeni infiammatori, e di sostegno del sistema immunitario, grazie anche all’alto contenuto di vitamina C, e che permettono, evitando l’impiego dei farmaci, un sovraccarico per il fegato, e la comparsa di spiacevoli effetti collaterali, a meno di.....allergie personali, nei confronti del rimedio stesso, a differenza dei farmaci che invece potenzialmente possono sempre dare luogo ad essi, come si evince dal foglietto illustrativo di qualsiasi farmaco, che ne riporta sempre alcuni, per non parlare degli effetti dannosi che i farmaci dimostrano di poter dare, come verificato sui pazienti che li hanno assunti, a distanza di anni dalla produzione, e non riportati su tale foglietto, perchè non riscontrati negli studi effettuati fino quel momento, come è successo per alcuni farmaci in passato.

D’altronde gli effetti sulla salute umana globale, di una sostanza chimica di sintesi, è sempre difficile da preventivare, relativamente a tutta la complessa rete di processi biologici di cui il corpo umano è costituito, ognuno dei quali concorre allo stato di salute globale, e anche gli studi più accurati non potranno mai essere attendibili proprio per questo motivo, in questo senso, mentre i rimedi naturali che sono impiegati con successo da molti decenni anche nelle tradizioni popolari, sebbene dovrebbero essere controllati da studi scientifici per meglio comprenderne i meccanismi di azione e gli eventuali effetti collaterali, per definizione stessa di rimedio naturale, sono meglio tollerati dal nostro organismo, se assunti con un dosaggio che un erborista, un naturopata, o un medico ritiene opportuno, e che la loro esperienza decennale ha confermato essere innocua oltre che efficace.

Ricordiamo infatti che la naturopatia è una disciplina che in paesi come Germania, Francia, Canada ed Australia è impiegata da decenni con successo, e che in Germania è richiesta con un altissima percentuale dai pazienti, e rimborsata parzialmente dal sistema sanitario nazionale. Mi auguro che anche qui in Italia, visto l’aumento della richiesta di rimedi naturali, segno evidente che ha dimostrato efficacia, venga presto riconosciuto un rimborso dal nostro S.S.N. alle medicine olistiche come la fitoterapia, che considerano non solo i sintomi di una malattia ma anche le cause.

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sabato 7 febbraio 2009

Rimedi naturali durante Chemioterapia - Radioterapia

Per qualiasi consiglio vogliate avere per migliorare i sintomi fastidiosi avvertiti durante la chemio o radioterapia, potete chiedermi direttamente nei commenti. I sintomi variano da persona a persona, dal dosaggio dei farmaci e delle radiazioni ricevuti, e dal tipo di trattamento. Generalmente nausea, vomito, inappetenza, diarrea, crampi addominali, abbassamento di piastine, globuli bianchi e/o rossi sono quelli più comuni.

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