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domenica 7 dicembre 2008

Deodoranti naturali e Candele naturali: un regalo alternativo ed ecologico per Natale!

Spesso nella nostra abitazione impieghiamo sostanze con un odore forte, per coprire quelli cattivi, sia nel bagno, che negli altri ambienti come la cucina, grazie a spray o meccanismi autoeroganti un deodorante, che di fatto copre gli odori sgradevoli impiegando sostanze di sintesi, nocive soprattutto per il nostro apparato olfattivo ed ancheendocrino-cerebrale, vista la volatilità delle sostanze stesse, che giunge quindi al nostro "computer", il nostro cervello, e a tutte le ghiandole annesse, collegate alle altre ghiandole del nostro corpo. Da qui possiamo comprendere l'importanza di cambiare un'abitudine così diffusa e soprattutto non considerata nociva.

Infatti purtroppo spesso questi prodotti impiegano sostanze aggressive e dannose, chi è più sensibile agli odori naturali, potrà comprenderne l'artificiosità da subito, usando ma anche aprendo solamente il prodotto.

Esistono oli essenziali, estratti dalla natura, ovvero da piante e fiori come quello di menta, o di eucalipto, adatti per il bagno, o ancora di vaniglia o di neroli (fiori d'arancio), muschio bianco, o patchouli, e ylang ylang, se vogliamo dare una nota di Oriente al nostro ambiente. Quelli agrumati, come limone, bergamotto, arancio, o arancio e cannella sono più adatti per la cucina, per diffonderli è sufficiente versarne alcune gocce negli umidificatori dei termosifoni, oppure semplicemente nei lavandini o dentro i sanitari, o ancora direttamente all'interno dei rotoli di carta igienica o di carta assorbente. Esistono anche dei profumi naturali per gli ambienti, alle piacevoli fragranze di spezie o agrumi, che si trovano in erboristeria se non si vuol perdere tempo a produrne, ed è possibile trovarne senza gas, in questo caso il profumo è erogato mediante semplice pressione, in questo modo possiamo ulteriormente abbattere l'inquinamento.

Nella nostra abitazione usiamo purtroppo spesso anche altri prodotti nocivi come detergenti, deodoranti, saponi e liquidi per lavastovigie e lavatrice industriali, che oltre ad essere nocivi ed inquinanti per l'ambiente sono nocivi anche per la nostra epidermide ed in alcuni casi per la nostra salute, quando sono impiegate sostanze aggressive. Avvicinandoci al Natale, è importante segnalare anche l'esistenza di candele naturali fatte con la stearina vegetale, evitando così la produzione di fumi inquinanti, e permettendo di avere una combustione più lenta, senza pericoli di macchie non lavabili derivanti dalla sgocciolatura, caratteristiche delle classiche candele alla paraffina. In questo modo potremo ritrovarci con i nostri cari per queste festività in un'atmosfera più piacevole e sana a tavola.

Un'altra alternativa naturale e non inquinante alle classiche candele riguarda le candele alla cera d'api.

In generale, chi ha provato prodotti naturali di qualità, ne apprezza anche la perfetta tolleranza del nostro organismo, sia a livello olfattivo, che tattile e visivo, a meno di particolari intolleranze personali ad una specifica sostanza in essi contenuta. E' una sensazione piacevole, nata dalla nostra scelta etica e rispettosa dell'ambiente, e nei cinque sensi totalmente coinvolti e amati, insomma una conferma che prima di tutto i prodotti naturali rispettano noi stessi!

Provare per credere.....

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sabato 29 novembre 2008

Testimonianze di impiego di rimedi naturali

Vorrei qui riportare le esperienze di chiunque abbia il desiderio di raccontare la propria esperienza con la medicina naturale, in modo da far conoscere anche a chi non abbia mai provato questa strada cosa significhi un approccio olistico ovvero globale delle malattie, ed un concetto più ampio di salute.

Questo approccio è volto a risolvere i reali conflitti psicosomatici e le reali cause che hanno provocato i malesseri e le patologie riscontrate generalmente solo dai sintomi avvertiti. Inizio io raccontandovi comeuna semplice allergia primaverile, dopo alcuni anni in cui assumevo i classici farmaci antistaminici, era tornata ad essere insopportabile, così come quando si presentò, vista la assuefazione indotta dall'uso di farmaci antisaminici, resistente anche ad un aumento di dosaggio e a ripetuti cambi del farmaco stesso. Sappiamo ormai tutti quanto i farmaci siano un peso gravoso da smaltire per l'organismo, ebbene anche io durante quegli anni in cui mi affidavo alle cure allopatiche ero sempre in uno stato di sonnolenza, e ripeto negli ultimi periodi in cui assumevo tali farmaci i sintomi erano ricomparsi come quando l'allergia iniziò a manifestarsi.

Come "reportage" di questa mia esperienza posso dire che nell'anno in cui l'allergia si manifestò subii una vaccinazione da epatite, dovendo essere a contatto con i malati durante il servizio presso una pubblica assistenza, è noto ormai da anni la dannosità inflitta alla nostra salute dai vaccini, contenenti fra l'altro mercurio, metallo pesante realmente nocivo. Certamente altri fattori potrebbero aver scatenato questa mia allergia, l'inquinamento atmosferico in aumento senz'altro, comunque sia i vaccini sono frequentemente usati e abusati, e probabilmente hanno contribuito a danneggiare la mia salute

Grazie al consiglio di un amico, che mi raccontò di aver risolto i suoi problemi allergici primaverili al polline, con una tintura madre di ribes nigrum prescritta da un naturopata, adottando lo stesso rimedio, seguendo dosaggi e modi di assunzione indicatimi dallo stesso naturopata, devo dire che i risultati sono stati davvero soddisfacenti, i sintomi non si sono praticamente più ripresentati e molti miei nuovi amici che non erano a conoscenza della mia allergia si meravigliano quandone parlavo loro. L'unica accortezza che si deve adottare è di iniziare ad assumere questo rimedio almeno un mese prima che inizi il periodo in cui i pollini cominciano a disperdersi nell'aria, ma seguendo le previsioni dei pollini e valutando temperatura ed umidità che influiscono sulla reazione allergica del nostro sistema immunitario, si può facilmente agire in anticipo

La reazione allergica è tanto più forte quanto più caldo e secco è il clima, è importante ricordare anche come generalmente la prescrizione del rimedio assegnata dal medico (naturopata, farmacista o erborista) preveda 2 o 3 dosaggi giornalieri, quindi occorre portarsi dietro la boccetta di tintura madre o al limite chiedere al medico stesso di aumentare i dosaggi in modo da assumerla al mattino e alla sera per garantire la copertura dell'organismo ed evitare il ricomparire dei sintomi. L'unica altra cosa importante è avere costanza nell'assunzione del preparato di ribes nigrum, perchè altrimenti non funziona o meglio i sintomi ricompaiono.

Io sto assumendo questo rimedio da 7 anni e non ho avuto bisogno di un aumento dei dosaggi rispetto all'inizio della cura dei primi anni se non di una minima quantità relativa ad un fisiologico aumento del peso, perchè ovviamente il dosaggio è prescritto in base al peso e alla statura del paziente.

Ultimo consiglio che sento di dovervi dare è di chiedere al medico il dosaggio massimo da poter assumere in un giorno, vale a dire il numero di gocce che il nostro organismo può sopportare, in modo tale che nei periodi più critici come ad esempio ad agosto, ammesso che sia un tipico mese estivo torrido, come purtroppo in questi anni non è più, possiamo adattare da soli il dosaggio senza avere sintomi.

Raccontato così magari sembra macchinoso, ma credetemi ne vale la pena, i farmaci dovrebbero essere evitati il più possibile, e poi questo rimedio di macerato di gemme fresche di ribes nigrum in tintura madre si trova bene anche nelle erboristerie, oltre che nei negozi biologici ed è usato anche da alcuni medici, come ad esempio un otorinolaringoiatra che mi ha espresso un notevole apprezzamento per questo rimedio, da lei impiegato come un valido sostituto del cortisone per alleviare e risolvere stati infiammatori, vista anche la inibizione della produzione del cortisone naturale del nostro organismo che l'assunzione della sua forma sintetica farmacologica induce, di fatto atrofizzando le nostre ghiandole surrenali, preposte anche a questo scopo.

Adesso tocca a voi, esprimete i vostri pareri, le conoscenze, i dubbi, le paure, e se i vostri amici e parenti hanno avuto un'esperienza con questo tipo di medicina.

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domenica 16 novembre 2008

Colori naturali e vernici naturali

Considerando le ricerche effettuate in merito alla dannosità dei coloranti impiegati per la produzione di indumenti, ed anche delle vernici, degli smalti e delle cere impiegate per la cura dei mobili, possiamo comprendere come sia del tutto auspicabile adottare nella pratica domestica e lavorativa una condotta per quanto più possibile vicina al rispetto dell'ambiente e di noi stessi.


Esistono aziende che forniscono una produzione in armonia con le leggi della natura, che lavorano solo materie prime naturali rinnovabili, senza inquinare.


Queste aziende forniscono quindi una vasta gamma di prodotti, completamente biodegradabili e che rendono quindi l'ambiente domestico ecologicamente puro.


La gamma di tali prodotti naturali, mirati ad un ambiente domestico maggiormente piacevole e sano riguarda:

- Protettivi naturali e colori naturali per legno, pietra, cotto

- Vernici naturali, smalti naturali

- Cere

- Pitture murali naturali

- Consolidanti per la pietra natuali e il restauro naturali

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domenica 2 novembre 2008

Naturopatia & Medicine Alternative

In questi ultimi anni mi sono imbattuto nella conoscenza della medicina naturale, meglio conosciuta come naturopatia, tutto nasce un giorno, quando per caso un vecchio amico mi parla della sua allergia primaverile, della cura a base di tintura madre di ribes nigrum (ribes nero), rimedio antistaminico naturale consigliatogli da un naturopata, rimedio impiegato anche dai medici tradizionali come alternativa valida alcortisone, come confermatomi da un otorinolaringoiatra, farmaco che se assunto regolarmente inibisce peraltro la formazione naturale da parte del nostro organismo del cortisone endogeno. Da quel momento non ho più usato farmaci per curare la mia allergia primaverile alle graminacee , apprezzando sempre più la tintura madre di ribes nigrum consigliata dal vecchio amico. I risultati dopo una prima fase di rodaggio del dosaggio sono stati sempre buoni, inoltre inzialmente il periodo di sintomi da allergia durava fino a luglio inoltrato mentre con gli anni si è ridotta a metà giugno, fatto che si ripete da 4 anni; di fatto tale allergia è regredita. Dal 1996 i farmaci assunti non erano più sufficienti a placare i sintomi, cambiare più volte il farmaco e i dosaggi non è servito a niente, e la stanchezza derivante dall'uso di questi prodotti si faceva sempre più pesante, i sintomi di pizzicore alla gola e di prurito alla pelle e agli occhi, nonchè la lacrimazione, spesso tornavano a farsi sentire. Con la cura a base di ribes nero questi non si sono fatti più sentire, l'unica accortezza da adottare è quella di portarsi dietro le gocce da assumere in poca acqua, oppure di suddividere il dosaggio prescritto dal dottore in due invece che in tre assunzioni.


Se vogliamo considerare tutti gli aspetti la medicina naturale questa è più dolce di quella allopatica ed ha bisogno di maggior tempo per agire, così a chi voglia provare a curarsi le allergie stagionali con la fitoterapia generalmente è consigliato iniziare un mese prima finchè se ne senta il bisogno, questo dipende anche dal tempo e dall'umidità, le pioggie ad esempio portano via i pollini dall'aria e il caldo enfatizza la reazione allergica, comunque consultatevi con un erborista o farmacista, il periodo e il dosaggio può essere dato sotto consiglio di un erborista o meglio ancora di un naturopata, come è stato nel mio caso.


Per chi sia invece allergico alla polvere o abbia un'allergia cronica, o asmatica, per conoscenza diretta posso dire che fa effetto una terapia d'urto con alto dosaggio assunto per un anno intero, conosco una persona che in questo modo, ha mandato via definitivamente un'allergia alla polvere asmatica, con una terapia di un anno, senza più aver bisogno di doverne riassumere, tengo a precisare che la terapia è stata prescritta alla mia amica da un medico tradizionale, per il dosaggio rivolgersi sempre ad un farmacista, perchè tale rimedio è vendibile anche in farmacia, da un erborista, dal proprio medico, se è a conoscenza della fitoterapia, o da un naturopata qualificato.


Da questa esperienza vissuta in prima persona il mio interesse e la mia fiducia verso la naturopatia sono sempre andati a crescere, ho letto molti libri interessanti, sui rimedi più variegati, dalla fitoterapia che impiega le piante come soluzione per il benessere, (Jean Valnet, Rudolf Weiss per citare due dei pionieri della fitoterapia) poi sono passato a leggere di rimedi ad azione anticancerogena preventivi e anche ad azione diretta contro le cellule cancerose. Di base è bene sottolineare che l'aspetto interessante delle terapie naturali o meglio conosciute come alternative è la dualità di applicazione preventiva e/o curativa, infatti non sempre si sa fino a che punto una malattia o un malessere debba essere considerato certo, spesso i sintomi sono dubbi, possono essere scambiati o essere in comune a sintomi di altre patologie anche concomitanti potenzialmente, comunque merita agire a livello preventivo specie se si ha familiarità o pregresse esperienze analoghe a quella sospettata presentarsi.

Il naturopata, è oggi una figura riconosciuta utile specialmente da chi sia attratto dalla esperienza diretta di ciò che è efficace nella pratica e nelle ricerche scientifiche. A livello europeo esiste un'università del Belgio (Jean Monet), che peraltro è quella presso cui si è laureato il naturopata che mi ha prescritto la terapia di ribes nigrum, noi italiani dovremmo informarci anche fuori dai nostri confini e non considerare solo quello che leggiamo sui quotidiani e ascoltiamo dalle televisioni.

In germania questa figura si è largamente diffusa da anni, la popolazione richiede soventemente un rimedio naturale per curarsi una patologia o un sintomo, ma anche per prevenirle. I farmaci hanno una storia abbastanza critica sugli effetti collaterali che si manifestano talvolta anche a distanza di anni dalla loro assunzione, questo lascia molte perplessità sulla effettiva verifica precedente l'immissione sul mercato dei prodotti, su tutte le complicazioni che potrebbero apportare alla nostra salute a lungo termine, sulla sicurezza relativa ai probabili organi o processi biologici sensibili a questi prodotti. Questi prodotti comunque sia sono sintetici e quindi dannosi perlomeno a lungo termine per organi o processi differenti da quelli interessati dal trattamento stesso.

Per le cure che richiedono velocità di trattamento e/o un approccio sintomatologico è ovvio che la medicina naturale essendo più dolce darà una possibilità solo come integrazione a quella tradizionale o anche detta allopatica, ma dal punto di vista di approccio globale la medicina naturale è sicuramente più mirata perchè rivolta soprattutto a considerare non solo i sintomi legati alla malattia in se, ma a tutte le possibili concause che hanno potuto generarla, come l'alimentazione, la qualità dei prodotti, l'inquinamento possibile accumulato nell'organismo, e ancora di più l'interconnessione psicosomatica di azione reciproca tra psiche e organismo, nonchè quella tra psiche, sistema endocrino di produzione ormonale e sistema immunitario (interazione studiata dalla psiconeuroendocrinoimmunologia), che quindi collega un organo o tessuti agli altri.

Ad esempio le infiammazioni come la colite, la cistite o anche la prostatite di tipo recidivante, necessitano di un trattamento che consideri la globalità dell'organismo e non il semplice e solo organo colpito, purtroppo queste tendono a ritornare, quindi converebbe prevenirle prescrivendo già alla prima volta che si presentano un approccio combinato che tenda a ripristinare uno stato di salute anche degli organi coinvolti. Così per curare una cistite sarà consigliata generalmente da un naturopata o medico fitoterapista l'assunzione di una tintura madre di uva ursina (chiedere conferma ad uno di loro), che ha lo scopo di sopprimere i batteri responsabili dell'infiammazione, combinata all'assunzione di probiotici per risanare una flora intestinale generalmente precaria quando si è contratta tale infezione; di fatto l'intestino è un crocevia del sistema immunitario ed integrare nella dieta dei probiotici, meglio se milk free (senza latte), aiuta il S.I. stesso a riprendere la sua perfetta funzionalità spesso compromessa da stress ed abitudini alimentari erronee.

La medicina ufficiale se da un lato con la iperspecializzazione ha dato notevole miglioramento alla conoscenza delle malattie e del corpo umano, dall'altro ha forse dimenticato l'importanza di una intesa tra vari specialisti, della necessità di una nuova collaborazione delle varie sottoclassi di medicina, per dare risposte maggiormente valide a problemi che soventemente riguardano più organi o processi biologici, certo è che se ogni specialista, in una patologia o problematica di salute, vede solo il suo raggio di azione limitato alla zona interessata senza individuare le interconnessioni con gli altri organi o zone del corpo e processi biologici interessati, sarà improbabile risolvere questa problematica dalle molteplici implicazioni, resta di fatto evidente, dall'esperienza diretta che si può avere parlando con i propri conoscenti, che esistono problematiche che talvolta ricorrono cronicamente nei pazienti, come la cistite, e la colite, fatto che non può essere attribuibile sempre ad una irresolvibilità della patologia, ma piuttosto ad una non bene identificata somma di varie cause che hanno portato alla stessa, e all'approccio spesso approssimativo della cura sintomatologica.

Quindi un approccio olistico, che prenda in considerazione tutti gli aspetti sopra descritti sarebbe auspicabile. Di fatto mi è capitato di vedere persone con problematiche relative a intolleranze alimentari che portavano a gonfiore e cattiva nutrizione letteralmente ritornate alla normalità dopo trattamenti a base di cibo naturale e con trattamenti omeopatici, conosco molte persone che hanno risolto in questo modo, il dubbio se questo corrisponda ad un effetto placebo è lecito, ma studi sempre più mirati e combinati stanno via via dimostrando un numero sempre maggiore di sostanze di sicura efficacia in questi approcci, a meno di allergie specifiche a tali sostanze, d'altronde molti altri studi sono stati portati avanti empiricamente in passato dai fitoterapisti tedeschi e francesi e poi il tempo ha confermato la vera efficacia degli stessi.


Numerosi effetti benefici sono attribuiti oggi all'alimentazione stessa, i frutti di color rosso sono validi per proteggere e ripulire i vasi sanguigni, quelli verdi sono ottimi per ripulire l'intestino e prevenire il cancro al colon, numerosi altre piante e frutti esotici sono stati dimostrati efficaci, ad esempio l'aloe barbadensis (vera) è usata per cicatrizzare le ferite sotto forma di gel, è inoltre preventiva del cancro alla gola indotto da prodotti carbonizzati e quindi utile anche per i fumatori per prevenire il cancro e anche per chi mangi abitualmente cibi alla griglia o toast, e crostini e bruschette che inevitabilmente si portano dietro un minimo di bruciature.


Il frutto amazzonico del noni è stato invece scoperto essere efficace per le malattie renali, e come antistaminico ed utile per il sistema neurologico, la papaya fermentata è utilizzata anche da campioni dello sport come antiossidante per mantenere il cervello attivo e la mente lucida, ed è anche un ottimo rafforzante del sistema immunitario ed un preventivo per combattere le ulcere gastriche.

Le alghe giapponesi sono degli ottimi cibi per rimuovere i metalli pesanti (mercurio e piombo principalmente) che sono accumulati nei terreni e quindi negli alimenti a causa dell'alimentazione, ma anche nel mare e negli ambienti di lavoro (il mercurio nella lavorazione dell'oro, il piombo nelle saldature a stagno ad esempio, nei pesci).

Alcuni metodi e terapie da applicare nella vita di tutti i giorni sono il Metodo Kousmine, una vera e propria rivoluzione delle abitudini in pochi passi elementari, la cura pantellini, un ottimo rimedio anche preventivo anticancro universale, e la Caisse, una miscela di erbe canadesi tramandata da una tribù indiana.


Un ottima scelta per approcciarsi alla medicina naturale sarebbe una consultazione con naturopati, omeopati, medici indiani ayurvedici, per prendere in considerazione un approccio olistico, cioè globale delle reali cause che portano alla malattia e del corpo umano come insieme di corpo fisico ed emozionale oltre che mentale, sopratutto considerando le cause e non solo i sintomi di una patologia.

Ogni civiltà e popolo sono contraddistinti da particolari rimedi tradizionali efficaci, non crederci a priori è la più grande convenienza esistente, la medicina dovrebbe avere anche un approccio empirico, specialmente per questi rimedi che oltre ad essere naturali sono difficili da riportare su vasta scala, l'uomo è molto più complesso di uno studio, é giusto considerare la riproducibilità di una terapia, relativa al metodo scientifico, ma dovrebbe essere preso in considerazione anche il fattto che ogni individuo, in quando relazionato ad un mondo di circostanze e implicazioni psicologiche, familiari, sociali, immunitarie e biologiche differenti può essere proprio per questo un caso particolare necessitario di una cura personalizzata, che poi è l'approccio che contraddistingue la medicina olistica. Di fatto una sinergia di sostanze genera, previo attento studio da parte dei ricercatori erboristi e medici, un effetto migliore di quello ottenibile dalla singola somma degli effetti dei singoli elementi, purtroppo anche in questo aspetto la medicina ufficiale non può dare un approccio altrettanto sinergico, perchè le cure farmacologiche essendo aggressive in quanto composte di sostanze chimicamete prodotte in laboratorio, e in qualche modo pur sempre innaturali, non permettono una combinazione di tanti farmaci, altrimenti l'effetto di tossicità si moltiplicherebbe così come quello dell'eventuale beneficio che si avrebbe considerando la sinergia di miglioramento del risulato. Un esempio lampante è rappresentato dalle cure chemioterapiche, al massimo nei protocolli di cura per i linfomi, vengono usati 5 chemioterapici, ma lo standard è di 3 farmaci, mentre in medicina naturale, spesso esistono miscele che prevedono l'uso di molte erbe, proprio perchè di base, al di là dei dosaggi usati, fattore che vale per entrambe le medicine, queste sono sostanze naturali e quindi meglio gestibili dal nostro organismo. Questo non è soltanto il mio parere, ma il parere di molti naturopati, che leggendo testi dello stesso Valnet e parlando con naturopati qualificati potrete verificare di persona, ovviamente è e rimane solo un parere personale, sebbene comune a molte persone, ad ogni modo esperte (io ovviamente mi autoescludo) di argomenti trattati nei cosi di naturopatia. Nei corsi seri di diploma in naturopatia vengono tenuti anche lezioni specifiche di materie come anatomia, e sono spiegati in dettaglio anche i processi che sono alla base del funzionamento e della comprensione del corpo umano. Ovvero, il naturopata è una figura competente e il suo riconoscimento da parte della medicina ufficiale è a mio avviso solo una questione di tempo, in germania questa è già una valida realtà riconosciuta dalla opinione pubblica.


Altre medicine interessanti sono quelle che studiano i prodotti omeotossicologici, io di questi sempre sotto consiglio del naturopata ho provato una miscela di magnesio ossido e biossido, per ripulire il colon dai residui del glutine come una sorta di idrocolonterapia leggera, migliorando così assorbimento intestinale, e il filtro delle tossine da eliminare, diminuendo il carico di lavoro per il fegato, questo tipo di prodotti non si trovano in erboristeria, e prevedono appunto la richiesta medica, che un naturopata laureato può prescrivere.

Dovremmo tutti apprendere anche l'importanza di leggere bene le etichette e di capire che la salute non è un interruttore acceso/spento, esistono infatti processi complessi alla base della salute, poi approfondirò in altri miei post questi argomenti accennati, di fatto anche un argomento noto come l'inquinamento presente nei cibi, nei coloranti e nelle acque minerali in bottiglia, non viene trattato con sufficiente dettaglio, soprattutto in merito alla sua possibile gestione sicura per quanto concerne la nostra disintossicazione con integratori alimentari e dell'acqua consumata.

La prima regola da seguire sarebbe informarsi soprattutto su internet, spazio libero e contenente anche informazioni dettagliate di studi efficaci e seri, sulle sostanze naturali, perchè è da un'informazione attendibile e seria, che potrà nascere una nuova cultura collettiva etica, globale e rispettosa dell'ambiente. Nei vari post che ho inserito in seguito ho messo anche la bibliografia delle fonti da cui ho preso le informazioni inserite.

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lunedì 29 settembre 2008

Colite, Morbo di Crohn: rimedi naturali

Con malattia infiammatoria intestinale si intende l’infiammazione che coinvolge l’intestino ne suoi diversi segmenti dando luogo a differenti manifestazioni cliniche. Sono racchiusi in questa classe di patologie la colite ulcerosa e il morbo di Crohn. Per entrambe vi è associazione ad un aumentato rischio di incidenza del carcinoma delcolon, inoltre ci sono componenti eziologiche cioè di causa, e epidemiologiche relative a sesso, razza, età e distribuzione geografica simili tra esse.

Eziologia

Vengono qui indicate le categorie di soggetti e le cause che sono valide per entrambe le malattie incluse nella categoria della malattia infiammatoria intestinale.

L’incidenza è maggiore per queste categorie:

-Donne

-Caucasici ed ebrei rispetto a neri ed orientali

Ipotesi teorizzate di cause:

-Predisposizione genetica (più di un componente familiare ha nel 15-40% dei casi morbo di Crohn o colite ulcerosa)

-Agenti infettivi (Rotavirus, Ebstein-Barr virus, Cytomegalovirus, Chlamydia, Yersinia enterocolitica)

-Sistema immunitario alterato (meccanismo umorale, deficit immunologici, reazioni cellulo-mediate, ma più probabilmente sono effetti della malattia)

-Dieta

-Vari fattori tra cui psicosomatici, relativi a stress, vascolari, e traumatici

Considerazioni terapeutiche

Qui sono fornite delle indicazioni che sono valide per entrambe le malattie incluse nella categoria della malattia infiammatoria intestinale.

Metabolismo degli acidi grassi

Nei pazienti con malattia infiammatoria intestinale si riscontrano alti livelli di prostaglandine nelle feci, nel colon e nel siero, in particolare sono elevati i livelli di leucotrieni e dei prodotti dell’enzima lipossigenasi. Questi prodotti dei neutrofili, un particolare tipo di globuli bianchi, sono coinvolti nel processo infiammatorio amplificandolo e agiscono sulla muscolatura liscia contraendola. Per limitare la produzione di questi prodotti sono usati farmaci come sulfasalazina o corticosteroidi, oppure il flavonoide naturale quercetina, contenuto in alte dosi nel ribes, in particolare in quello nero, mirtillo, uvaspina e melograno, come dieta si dovrebbe limitare il consumo di carne ed aumentare le fonti di acidi grassi omega-3 a catena lunga (EPA e DHA) di cui è ricco il pesce azzurro come salmone, aringa, e lo sgombro. In particolare l’olio di pesce si è dimostrato utile a prevenire o ritardare le recidive della malattia infiammatoria intestinale, ed è utile anche l’olio di lino che contiene acido alfa-linoleico che viene convertito in EPA da un apposito pool enzimatico del nostro corpo.

Endotossinemia

Questa è un problema che accompagna le due malattie ed è una delle cause di alcuni sintomi extraintestinali legati ad esse. Un rimedio che apporta miglioramento è rappresentato dalle irrigazioni intestinali o da irrigazioni del colon, ma quest’ultime devono essere evitate nei casi di attacco acuto infiammatorio.

Manifestazioni extraintestinali

Il malfunzionamento intestinale che porta ad un sovraccarico di tossine da smaltire da parte dell’intestino ma anche del fegato, porta a molte manifestazioni relative a tessuti extraintestinali. Tra queste la più comune è l’artrite presente nel 25% dei pazienti, in particolare quella periferica che coinvolge ginocchia, caviglie e polsi, e meno frequentemente la spina dorsale, con sintomi collegati di dolore lombare e rigidità, poi si hanno manifestazioni cutanee nel 15% dei pazienti, come eritema nodoso, ipoderma gangrenoso, aftosi ulcerativa, e stomatite aftosa nel 10% dei pazienti. Poi si hanno dei gravi problemi epatici come cirrosi, epatite cronica in fase attiva, colangite sclerosante presenti in circa il 5% dei pazienti, probabilmente per il problema della endotossinemia, è consigliato in tale caso utilizzare piante ad azione epatoprotettrice come la liquirizia, il cardo mariano, la catechina, contenuta ad esempio nel tè verde e la curcumina. Poi si possono manifestare lesioni extraintestinali come tromboflebiti, problematiche oculari come irite ed episclerite, nefrolitiasi e colelitiasi (conosciute più comunemente come renella, precursore dei calcoli renali e biliari rispettivamente), ed infine ritardo di crescita e maturazione nei bambini.

Malnutrizione

La malnutrizione che accompagna la malattia infiammatoria intestinale ha molta influenza sulla morbilità, ovvero la probabilità di essere ospedalizzati per un periodo di tempo superiore ad un dato numeri di giorni, generalmente 40, e anche di mortalità nei casi più gravi.

Cause di malnutrizione

Riduzione di assunzione di cibo, è causata da sintomi come dolore, nausea, anoressia, diarrea, indotti dalla malattia, o da una dieta restrittiva senza integrazione di supplementi.

Malassorbimento, causato dalla riduzione della superficie di assorbimento dovuta all’interessamento dell’intestino, preposto a tale scopo o di un resezione chirurgica, ad un deficit di sali biliari, che può essere dovuto a resezione iliaca, ad una crescita batterica, o a farmaci come corticosteroidi, sulfasalazina e colestiramina. In particolare il malassorbimento più comune è quello dei lipidi, che porta alla perdita di calorie e di vitamine e minerali liposolubili.

Aumentata secrezione e perdita di nutrienti, dovuti alla natura infiammatoria della malattia, ai danni alla mucosa intestinale, che causa una perdita di proteine maggiore della sintesi epatica e di quelle assunte mediante la dieta, e alla diarrea che porta alla perdita di elettroliti e minerali. I pazienti con steatorrea cronica invece mostrano carenze di calcio e magnesio, e le perdite croniche di sangue portano invece a carenze di ferro e quindi all’anemia. La richiesta proteica aumenta particolarmente nei pazienti con una infiammazione acuta intestinale, dal momento che le proteine costituiscono gran parte delle cellule del sistema immunitario che devono rispondere a questi attacchi per risanare i tessuti, nel dettaglio pazienti con malattia infiammatoria intestinale mostrano una richiesta proteica superiore del 25% rispetto alle dosi raccomandate. Un segno del catabolismo proteico, cioè dei processi attuati per ottenere da sostanze più complesse proteine per via endogena, ovvero accumulate nel nostro corpo, è riscontrabile con altri valori della velocità di sedimentazione eritrocitaria (VES).

Dieta

I pazienti con la malattia infiammatoria intestinale necessitano di integrazioni vitaminiche con dosaggi ben 5 volte superiori alla dose raccomandata giornaliera (RDA). Infatti la malnutrizione può rendere ancora più gravoso il malassorbimento con conseguente ulteriore impoverimento dei nutrienti, aggravando la struttura e il funzionamento intestinale.

La dieta a base di elementi è un’alternativa efficace non tossica rispetto ai corticosteroidi, ed utilizza integrazioni di proteine predigerite o amminoacidi in forma libera in aggiunta a tutti gli elementi essenziali, riesce a dare miglioramenti probabilmente per un beneficio immunologico, ma è sgradevole ed iperosmolare e per questo porta spesso alla diarrea ed è richiesta l’ospedalizzazione per ripristinare il normale stato alimentare. La dieta consigliata è quella di eliminazione che impone l’eliminazione di cibi allergenici, generalmente grano e latticini, per determinarli con precisione occorre fare il test di laboratorio ELISA che misura le reazioni mediate dalle immunoglobuline IgG e IgE, e cibi contenenti carragerina. In base ai risultati ottenuti occorrerà evitare i cibi che hanno dato reazione di tali immunoglobuline o assumere una dieta di rotazione. Inoltre la dieta deve essere ricca di carboidrati complessi e fibra, povera di zuccheri e carboidrati raffinati perchè aumentano la fermentazione dell'intestino facilitando la crescita irregolare dei batteri nota come disbiosi. Sono utili i CLISTERI DI SCFA (short-chain fatty acid) ovvero acidi grassi a catena breve contenenti BUTIRRATO alla concentrazione di 80-100 mmol/l, che in uno studio osservante un trattamento di 8 settimane, ha dato nel 47 % dei pazienti remissione completa di colite ulcerosa. E’ poi suggerita un’integrazione con minerali e vitamine Talvolta i pazienti avvertono sintomi da infezione poi rivelatasi essere cistite in concomitanza di attacchi di colite, questo molto più frequentemente per le donne.

Approccio terapeutico

Integratori alimentari consigliati


-Multiviamine e minerali personalizzando il programma per ogni paziente
-Magnesio (citrato, aspartato): 200 mg/die
-Zinco picolinato: 50 mg/die
-Vitamina A: 50 000 UI/die
-Olio di pesce: 3 g/die
-Vitamina E (D-alfa-tocoferolo): 400-800 UI/die
-Vitamina C (acido ascorbico): 1000-3000 mg/die

Questi nutrienti sono utili oltre al ripristino dei loro dosaggi, alla normalizzazione del processo infiammatorio e a facilitare la guarigione della mucosa intestinale. In particolare la vitamina C ed E servono come antiossidanti rispettivamente della fase acquosa e di quella lipidica e sono utili per ripristinare le normali difese delle mucose con un’ azione antiossidante, la vitamina E è utile anche per la sua azione inibitrice dei leucotrieni. La vitamina C è molto utile anche per i pazienti che presentano fistole e in chi assuma una dieta povera di fibre. La vitamina A è utile per ripristinare la funzione di barriera della parete intestinale ed è particolarmente indicata per i pazienti afflitti da morbo di Crohn, ad essa deve essere associato zinco che ne riequilibria le alterazioni del metabolismo. Bassi livelli di zinco nei capelli, malassorbimento dello stesso e alterazioni del gusto accompagnano spesso la malattia di Crohn, il deficit di zinco in particolare si presenta in media nel 45% dei pazienti afflitti da tale morbo. Sono ricorrenti in questi pazienti anche deficit di magnesio a causa del malassorbimento e dell’azione catartica, talvolta sono richieste iniezioni endovena per chi non risponda a somministrazioni per via orale. I sintomi collegati a deficit di magnesio sono debolezza, ipotensione, anoressia, confusione, iperirritabilità, convulsioni, tetano, alterazioni dell’elettrocardiogramma (ECG) e dell’elettroencefalogramma (EEG). La somministrazione parenterale riesce a migliorare questa sintomatologia. Deficit di ferro sono legati alla problematica emorragica intestinale cronica, conviene integrare la vitamina C per promuovere l’assorbimento del ferro assunto con la dieta, dal momento che il ferro può promuovere l’infezione intestinale. Nella malattia infiammatoria intestinale vi è un aumentato rischio di ipocalcemia in quanto si ha una ridotta superficie intestinale di assorbimento, un deficit di vitamina D, la steatorrea e quando siano utilizzati farmaci corticosteroidi. Deficit di potassio e di altri elettroliti sono legati alla diarrea tipica, l’integrazione porta anche ad un minor rischio di complicanze chirurgiche. Carenze di vitamina D sono comuni ai pazienti con morbo di Crohn, sono collegati a ipocalcemia e quindi ad un maggiore rischio di contrarre malattie del metabolismo delle ossa come osteoporosi e osteomalacia. Si hanno anche deficit di vitamina K, relativi alla formazione di protrombina anormale. Il deficit di acido folico invece aggrava il malassorbimento variando la mucosa intestinale a livello di struttura cellulare, ed è aggravato dall’assunzione di sulfasalazina. Un deficit di vitamina B12 è invece collegato al coinvolgimento della malattia all’ileo distale e/o alla sua asportazione. Possiamo concludere ricordando l’importanza di massaggi dell’addome dal quadrante destro in basso verso quello destro alto fino a quello sinistro basso in modo circolare, e da aiutare la peristalsi intestinale dal colon ascendente, a quello traverso fino al discendente, aiutandosi magari con rimedi naturali come olio di mandorle o burro di karitè per rendere il gesto più piacevole e al tempo stesso la pelle più morbida ed elastica e nutrita.


Rimedi fitoterapici

Quercetina: 400 mg 20 muniti prima dei pasti

La quercetina è un flavonoide naturale che agisce a livello enzimatico relativamente a processi di secrezione, contrazione della muscolatura liscia e di movimento associati alla risposta infiammatoria come il rilascio di istamina e di altri mediatori infiammatori, inibendo la degranulazione di mastocellule, basofili, e neutrofili probabilmente grazie alla sua forte azione antiossidante, inibitrice della formazione di leucotrieni , dei radicali liberi, dell’enzima ialuronidasi e riduttrice della secrezione degli enzimi neutrofili lisosomiali coresponsabili del processo infiammatorio. Questo rimedio può essere utile anche quando si hanno associati alla malattia altre problematiche quali psoriasi, asma, gotta, dermatite atopica e cancro, che sono accomunati da alti livelli di leucotrieni.

COLITE ULCEROSA


Questa malattia si presenta con una risposta infiammatoria aspecifica, che coinvolge la mucosa e la sottomucosa intestinale.

Sintesi di diagnosi

Diarrea accompagnata da sangue, crampi relativi all’addome inferiore
Addome con media pastosità alla palpazione

Febbre e perdita di peso

Irritazione peritoneale, ulcere, emorroidi, fistole o ascessi riscontrabili dall’esame rettale e confermata da Rx e endoscopia del sigma (sigmoidoscopia)


Eziologia (cause)

Oltre a quello che è stato detto per l’eziologia della malattia infiammatoria intestinale, che racchiude questa malattia, può essere aggiunto che esistono studi da cui non risulta esserci correlazione con un alto consumo di carboidrati raffinati, mentre una causa probabile è una dieta con cibi allergenici.

Considerazioni terapeutiche

Difetti di mucina

Grazie a questa sostanza la mucosa intestinale ha caratteristiche viscose ed elastiche, nei pazienti afflitti da colite ulcerosa sono riscontrabili alterazioni della composizione della mucina e del so contenuto nella mucosa. In particolare è riscontrabile un deficit di sulfomucina ritenuto essere il principale fattore di rischio del cancro al colon, e tale deficit è una costante del paziente con colite ulcerosa, anche nei periodi di remissione, inoltre è raccomandato utilizzare sostanze emollienti che leniscono l’irritazione della mucosa promovendone la secrezione.

Microflora intestinale

Nella complessa costituzione della flora batterica intestinale umana, che comprende oltre 400 specie microbiche differenti, nei pazienti colpiti da colite ulcerosa si può osservare un alto numero di Gram-positivi anaerobi coccoidi e bastoncelliforme e Bacterioides vulgatus, bastoncelliforme Gram-negativo. Queste alterazioni contribuiscono alla malattia e gli specifici componenti batterici cellulari sono ritenuti responsabili della promozione di un’attività linfotossica nei confronti delle cellule epiteliali del colon.

Carragerina

Questa sostanza è utilizzata nell’industria alimentare per stabilizzare prodotti come latte, e suoi derivati come formaggio, gelati e, cioccolato al latte. Studi su animali hanno evidenziato un collegamento tra la somministrazione di carragerina e lesioni intestinali tipiche della colite ulcerosa, sull’uomo, nei soggetti sani non è stato riscontrato un risultato analogo, ma il batterio già citato Bacterioides vulgatus, presente nelle feci dei malati di colite ulcerosa ad una concentrazione 5 volte superiore rispetto ai soggetti sani, facilita i danni indotti da tale sostanza, quindi è meglio evitarla nei pazienti afflitti da colite ulcerosa.


MORBO DI CROHN


Questa malattia è accompagnata da una reazione infiammatoria granulomatosa coinvolgente l’intero spessore della parete intestinale anche se in realtà non sempre sono presenti i granulomi. In passato si era attribuito all’ileo l’unica parte di intestino coinvolta mentre poi si è visto che possono essere coinvolti anche altri organi come l’esofago, lo stomaco, e altre porzioni dell’intestino come il digiuno, e il colon (in tal caso si parla di malattia di Crohn del colon o colite granulomatosa).

Sintesi di diagnosi

-Diarrea a intermittenza, lieve febbre, dolore del quadrante destro inferiore addominale

-Anoressia, flatulenza, perdita di peso e malessere

-Addome pastoso alla palpazione

-Anormalità dell’ileo terminale riscontrabile da accertamenti radiografici

-Eziologia

In particolare gli antibiotici, se somministrati a dosi subletali, inducono i normali batteri costituenti la flora intestinale a produrre tossine trasformandoli così in agenti invasivi, rendendoli nocivi per il nostro organismo. Prima degli anni cinquanta la malattia di Crohn era relativa a zone con predisposizione genetica, mentre a partire dagli anni in cui sono stati disponibili gli antibiotici in forma orale, si è assistito a coinvolgimenti di zone senza precedenti casi, questo lascia presupporre le cure antibiotiche siano una delle cause di tale malattia, viste anche le scoperte di alterazioni nocive indotte sulla flora intestinale. Il morbo di Crohn è associato anche ad una dieta ricca di zucchero raffinato, grassi totali, animali, latte, omega-6 e povera di frutta, verdura cruda, fibre, omega-3 e ad un consumo elevato di corn flakes, che sono ricchi di zucchero e derivati dal mais che è un comune allergene. Un altro fattore importante sono appunto i cibi allergenici.

Considerazioni terapeutiche

Il morbo di Crohn non è molto conosciuto come decorso naturale, essendo spesso accompagnato, nel trattamento, da farmaci o interventi, tuttavia uno studio che ha preso in considerazione pazienti sottoposti a placebo ha evidenziato come molti pazienti vadano in remissione spontaneamente specialmente se non sottoposti a terapia steirodea, e questo indica che l’arma vincente è ottenere la remissione, con una terapia non farmacologia conservativa.

Permeabilità intestinale

La permeabilità intestinale è un difetto che accompagna i pazienti colpiti da morbo di Crohn e i loro parenti, è aumentata con l’assunzione di acido acetilsalicilico ed è un fattore predisponente per la malattia stessa perché ad un malassorbimento intestinale è associato un aumento dell’incidenza di allergia alimentare e di assorbimento delle tossine intestinali.

Dieta


Per la far tornare la flora batterica intestinale ad uno stato di corretto equilibrio, nella malattia di Crohn è ottimale una dieta ricca di fibre evitando la crusca di grano, essendo questo uno dei più frequenti cibi allergenici, una dieta di più facile adottare una dieta a rotazione che preveda anche fibre. Le più frequenti carenze nutrizionali dei pazienti riguardano lo zinco, i folati, la vitamina D e
la albumina, sono poi evidenti carenze di vitamina K, E, e di rame e niacina.


Nel libro “Disintossicarsi in 7 giorni” del trio Peter Bennet, agopuntore, medico omeopata e naturopata specializzato in disintossicazione ortomolecolare e disfunzioni immunitarie, Direttore medico del HELIOS HEALTH SYSTEM a Victoria nella Columbia britannica, Stephen Barrie medico Naturopata laureato alla Bastyr University di Seattle, Sara Faye giornalista che scrive di medicina e salute da 25 anni, che lavorando con i due dottori ha scoperto i meriti del loro programma di disintossicazione -- Ed. Tecniche Nuove, sono consigliate diverse terapie di disintossicazione.


Bibliografia

Michael T Murray, Joseph E. Pizzorno – “Trattato di Medicina Naturale” - Volume 1 e 2 – Red Edizioni
Autori Vari -- "Disintossicarsi in 7 giorni" -- Ed. Tecniche nuove

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Psoriasi: rimedi naturali

La psoriasi é una manifestazione di tossine non espulse e può essere causata da stress e da tossine derivanti dall’intestino.

Per combatterla secondo gli studi e l’esperienza di alcuni naturopati è efficace la radice di bardana come detossificante dell’organismo, e balsami per la pelle desquamata per applicazioni locali sulla pelle afflitta da psoriasi. Si può risolvere anche con esposizioni al sole ma la soluzione è periodica, senza una opportuna disintossicazione delle tossine tende a recidivare. Nel caso sia accompagnata da uno stato infiammatorio relativo all’artrite è consigliata far precedere la terapia per la cura della psoriasi dalla somministrazione di boswellia serrata, ovvero di incenso indiano.
Il Dottor John Pagano è un medico chiropratico, cioè che interviene con la manipolazione della colonna vertebrale e delle altre strutture ossee del corpo, ha formulato una terapia per la guarigione dalla psoriasi che ha avuto un notevole successo, sul suo libro possiamo trovare anche le fotografie di molti pazienti curati da questa patologia, prima e dopo la cura e si può constatarne di persona l’efficacia.

Programma del Dottor John Pagano

-Eliminazione dei veleni accumulati nell’organismo sottoforma di tossine
-Prevenire ulteriori immissioni di elementi tossici, curare le pareti intestinali e aprire i normali canali di eliminazione delle tossine


In pratica possiamo suddividere il programma in 6 punti:

1 pulizia interna dell’intestino mediante idrocolonterapia o clisteri
2 dieta disintossicante ma nutriente
3 speciali tè di erbe
4 aggiustamento della colonna vertebrale
5 applicazioni esterne
6 pensieri positivi, buoni per la guarigione di qualsiasi malattia

1 Pulizia interna

Questo passo è necessario per eliminare le tossine accumulate nell’intestino a causa di un’alimentazione scorretta, e in alcuni casi da irregolarità anatomiche dello stesso come prolasso, diverticoli, spasmo e colite, inoltre la pulizia interna riguarda anche i reni e successivamente anche pelle e polmoni. L'ostruzione degli organi citati o la calcolosi biliare e renale provocano l’accumulo nel fegato e nei reni di tossine, così nel fegato e nei reni vi è un ristagno di tossine, accumulate eni tessuti non riuscendo ad essere eliminate tramite le normali vie. Quindi non avendo altro percorso il nostro organismo sfrutta la pelle per espellere le tossine epatiche, manifestandosi talvolta con pustole, foruncoli, acne o catarri a livello dell membrane della pelle, mentre quelle dei reni vengono prese in carico dai polmoni e questo iperlavoro dei polmoni si può manifestare come bronchiti, polmoniti, tubercolosi. Quindi possiamo dire che la pelle fa le veci del fegato, mentre i polmoni quelle dei reni. E’ stato visto inoltre che i pazienti sofferenti di ileite, infiammazione dell’ileo, una parte dell’intestino, soffrono anche di psoriasi. Consigliato per aumentare il movimento intestinale l'olio d’oliva, da evitare invece per chi abbia problemi di cistifellea quali ad esempio i calcoli.

2 Dieta

Il rapporto dei cibi a reazione alcalina/acida dovrebbe essere pari a 80/20%

Chi soffra di artrite psoriasica dovrebbe evitare

-fragola
-agrumi
-succhi di agrumi

Chi soffra di gotta dovrebbe evitare

-avocado
-cibi a reazione alcalina
-frutta
-verdura escluse lenticchie, mais secco, granturco maturo, rabarbaro, legumi, che sono a reazione acida ma possono essere consumate in piccole quantità
-cibi a reazione acida
-proteine (consigliate le carni di pesce, pollame ed agnello)
-zuccheri
-grassi
-oli

Altri fattori che inducono acidità e che quindi dovrebbero essere evitati (o combattuti):

-fumo
-alcool
-stress
-pensieri negativi
-abuso di droghe
-stitichezza
-inattività fisica e mentale

Inoltre è meglio evitare la famiglia delle solanacee ovvero

-pomodoro
-tabacco
-patata
-melanzana
-peperoncino
-peperoni

Sconsigliati

-prodotti derivati dal latte intero (panna, burro)
-pane bianco e prodotti contenenti farina bianca
-combinazioni di agrumi o succhi di agrumi con cereali integrali
-crostacei
-caffè
-bevande gasate
-cibi conservati e contenenti coloranti


Consigliati cereali come

-Orzo
-Avena
-Miglio
-Grano saraceno
-Segale
-Fiocchi d’avena
-Riso integrale e selvatico
-Semi di zucca, sesamo, girasole, lino
-Tè di erbe

3 Tè speciali
Sono consigliati tè di:

-olmo rosso (da evitare per le donne in gravidanza perché può procurare ABORTO)
-zafferano
-camomilla
-tasso barbasso
-semi di cocomero

4 Colonna vertebrale

Da una corretta manipolazione della colonna vertebrale effettuata da un chiropratico o da un osteopatia, si può risolvere il problema della psoriasi o contribuire a questo scopo quando sia inclusa fra le cause scatenanti la malattia, la sublussazione della colonna, il meccanismo d’azione è quello di ripristino della giusta posizione delle nostre vertebre e quindi dei nervi spinali che se schiacciati dall’irregolare posizione delle vertebre influiscono sull’integrità delle pareti intestinali e dello stomaco. Spesso i pazienti si rivolgno all’osteopata o al chiroropratico solo in presenza di dolore ma in realtà un riequilibrio della colonna può portare beneficio all’apparato digerente. In particolare le vertebre che devono essere manovrate dal professionista per risolvere l’eventuale sublussazione presente sono la 3a cervicale, la 6°,7°,9° lombare e la 4a lombare.

5 Applicazioni esterne

Le applicazioni esterne rappresentano solo un palliativo perché come abbiamo detto finora il fenomeno della psoriasi è prima di tutto a carattere interiore relativo all’accumulo di tossine, comunque sono consigliate sottoforma di:

-miscela di olio di oliva e di arachidi
-olio di ricino
-vaselina carbolata
-bagni ai Sali Epsom, in acqua a 41-42° C, consigliato in particolare per psoriasi di mani e piedi
-bagni di vapore
-raggio solari e ultravioletti UVB: 295-305 nm, 2 mW/cm2, 3 minuti 3 volte/settimana
-ultrasuoni: 42-45° C, 20 minuti 3 volte/settimana
-massaggio con miscela di olio di oliva e tintura di mirra all’addome da fare dalla destra in basso alla sinistra del nostro corpo in basso, in modo da seguire il persorso anatomico di conduzione dell’intestino verso il retto, in quanto serve come stimolo per la peristalsi e quindi a favorire l’evacuazione, e a migliorare la circolazione sanguigna intestinale superiore dove si ha generalmente un assottigliamento delle pareti, causa di un peggiore filtro per le tossine, e quindi probabile causa di psoriasi
-formula per il massaggio delle cicatrici: 60 grammi olio canforato, 1 cucchiaino da tè di lanolina sciolta, 30 grammi di olio di arachide
nel caso di psoriasi al cuio capelluto sono consigliati shampoo a base di olio di oliva e per il risciacquo aceto di mele diluito in acqua

Nel caso dei bagni con Sali epsom bisogna evitarli in caso di

-problemi cardiaci
-ulcere della pelle
-persona anziana o con artrite se è da sola e non può essere aiutata ad uscire dalla vasca


6 Pensieri positivi

Occorre evitare di mantenere le cattive abitudini descritte finora, che è dimostrato abbiano influenza negativa sulla psoriasi, spinti dall’idea che anche questa terapia non funzionerà come quelle adottare finora.

Formula mentale di Emile Coué

Ripetendo a se stessi le seguenti frasi per venti volte al giorno per venti giorni entreranno a fare del nostro subconscio aitudandoci in maniera significativa nella guarigione:

“Ogni giorno, in ogni modo, sto sempre meglio”

“Ogni giorno in ogni modo, sto sempre meglio, la dieta è facile , nutriente e purificante, non ho alcun desiderio di cibi dannosi alla mia salute”
Praticare l’arte della visualizzazione (meditazione guidata) (Alfa e omega)

In pratica noi pensiamo in base alle immagini associate alla parole che in effetti si ritrasformano in immagini nella nostra mente. L’obiettivo è visualizzare una pelle sana e pulita, per fare questo occorre pensare e visualizzare che la pelle può guarire (alfa), poi arrivati ad un primo passo di risultato di miglioramento di una zona della pelle, occorre concentrarsi sul miglioramento e non su quanta pelle ancora deve guarire, l’omega invece è la fase visualizzazione del risultato finale che la pelle è guarita

Coltivare l’immaginario

Mediante una modifica dell’atteggiamento interiore si può modificare l’aspetto esteriore, in questo caso occorre quindi avere fiducia per migliorare l’aspetto della propria pelle.

La legge dell’aspettazione

Una volta instaurata la fiducia nella terapia il passo è breve ed è facile riuscire a credere nella potenzialità della terapia

Programma di Pizzorno - Murray

In aggiunta a quanto detto da J. Pagano sulla dieta possiamo inoltre dare questi riferimenti di studi effettuati con successo su preparati fitoterapici e integratori di acidi grassi essenziali, fibre, vitamine, minerali da assumere per via orale, e su piante utili per applicazioni topiche ovvero locali sulla pelle.

Rimedi fitoterapici


cardo mariano: silimarina 70-210 mg 3 volte/die, come disintossicante epatico

idraste: estratto fluido 8-16 ml (2-4 cucchiaini) 3 volte/die, usata per il contenuto di berberina come antinfiammatorio

Integratori alimentari

-Olio di semi di lino: 1 cucchiaio da tavola/die
-Vitamina A: 50 000 UI/die (non utilizzare nelle donne incinte o con sospetta gravidanza)
-Cromo: 400 ug/die
-Selenio: 200 ug/die
-Zinco: 30 mg/die
-Fibre idrosolubili: psillio, pectina, gomma guar

Trattamento topico:

Sono indicate preparazioni a base di

-Liquirizia
-Camomilla
-Capsaicina, contenuta nel pepe di cayenna
-Aloe vera

Bibliografia

Michael T Murray, Joseph E. Pizzorno – “Trattato di Medicina Naturale” - Volume 1 e 2 – Red Edizioni


John O. A. Pagano – “Guarire la psoriasi – un metodo naturale” – Macro Edizioni

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